Sono più di mille i vastesi che hanno chiesto i buoni spesa destinati alle famiglie rimaste senza soldi nell’emergenza coronavirus. Fino al 15 aprile, erano 888 le domande pervenute in municipio. “Tra il 15 a il 17 aprile ne sono arrivate altre 200 circa”, spiega l’assessora Lina Marchesani.
Il Comune ha accolto 655 delle prime 888 richieste, respingendone 158 “per assenza di requisiti”. Altri 75 richiedenti, invece, dovranno integrare la documentazione. “I beneficiari avranno da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro, secondo questo meccanismo: 100 euro di base, più altri 50 per ogni componente il nucleo familiare, fino a un massimo di 300 euro”, fa i conti la titolare della delega alle Politiche sociali della Giunta Menna.
Polemiche – “Le richieste sono state presentate in una triplice modalità: all’indirizzo pec del Comune, all’indirizzo e-mail appositamente creato e manualmente presso l’ufficio con entrata indipendente su Piazzale Histonium. A chi strumentalmente ha criticato questa scelta – replica Lina Marchesani – dico solo che abbiamo agito come la maggior parte dei Comuni italiani che, al pari del nostro, si sono trovati a dover gestire questa forma di assistenza alla situazione di emergenza alimentare conseguente al coronavirus. Era impensabile escludere tutti quei cittadini in situazioni di bisogno che erano impossibilitati alla presentazione telematica delle domande, essendo tra l’altro, chiusi fino a qualche giorno fa i servizi di copisteria in tutto il territorio comunale. Gli eccellenti operatori del segretariato sociale hanno aiutato i cittadini nella compilazione e il servizio di accesso all’ufficio si è svolto secondo i prescritti criteri di distanziamento sociale.
Consentitemi un ringraziamento agli operatori del Segretariato Sociale del Comune: professionisti competenti che hanno operato senza sosta, senza orari, in giorni di festa al pari dei meravigliosi volontari della Protezione Civile che hanno garantito un idoneo servizio di assistenza all’accesso dei cittadini presso l’ufficio di piazzale Histonium. A loro vanno aggiunti la Croce Rossa, la Polizia Locale e le altre forze dell’ordine intervenute. Grazie poi – conclude – ai dipendenti comunali che hanno aiutato nella predisposizione del locale per la consegna manuale delle richieste”.