600 grammi di droga, ben nascosti all’interno di generi alimentari, sono stati sequestrati dagli agenti della Polizia penitenziaria durante l’attività di controllo di pacchi postali inviati a detenuti alta sicurezza da parte dei loro familiari, impedendo così che il quantitativopotesse essere introdotto all’interno dei reparti detentivi per consumo e spaccio.
Il sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Lanciano, Francesco Carusi, ha convalidato il sequestro ed avviato le indagini a carico di due detenuti delle sezioni alta sicurezza e dei loro familiari, residenti nel napoletano.
L’attuale situazione di disagio e blocco degli spostamenti per l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha indotto l’amministrazione penitenziaria a vietare i colloqui dei detenuti con i propri congiunti, ha comportato l’aumento di pacchi postali inviati agli stessi dall’esterno dai propri parenti, per cui notevole è stato l’aggravio di lavoro per gli uomini della polizia penitenziaria consistente in minuziosi a ed accurati controlli eseguiti sia mediante sofisticati apparecchi a raggi x, che con l’ausilio delle unità cinofile. [mar_dx]
“Ringrazio per l’operato gli uomini del reparto, – commenta il comandante del reparto della Casa circondariale, Gino Di Nella – contraddistintisi per l’elevata efficienza e professionalità e sottolineando come, nonostante le difficoltà del momento in cui si è costretti ad operare anche a causa dell’emergenza Coronavirus, l’operazione rientri nell’ambito di una costante attività di prevenzione e contrasto all’indebita introduzione negli istituti penitenziari di sostanze stupefacenti ed oggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza interni”.