Operatori sanitari senza dispositivi di protezione a Gissi. La denuncia arriva dalle organizzazioni sindacali ed è rilanciata dal sindaco Agostino Chieffo. L’11 aprile scorso, il primo cittadino è stato avvisato dalla Asl della positività al coronavirus di una paziente del Presidio Territoriale di Assistenza (Pta) nell’ex ospedale [LEGGI], nonostante questo, il personale è rimasto senza mascherine e tute. È stata quindi l’amministrazione comunale a provvedere consegnando i dispositivi di protezione individuale.
Chieffo in un’articolata lettera ricostruisce la vicenda e non risparmia stoccate all’indirizzo della Asl Lanciano Vasto Chieti che, a suo dire, a fronte degli annunci di investimenti milionari, lascerebbe soli operatori, degenti e utenti della struttura rischiando di vanificare gli sforzi fatti nelle settimane scorse per prevenire il contagio. Inoltre, il sindaco suona il campanello sul tempo necessario, non proprio breve, per avere il risultato dei tamponi.
“L’emergenza Covid19 – scrive Chieffo – ha dimostrato quanto il tempismo sia determinante, in termini preventivi e d’intervento, sia nella decisione quanto nell’azione, segnando la ragione del successo o dell’insuccesso degli interventi. Il contesto in cui operiamo, complesso e incerto, impone una collaborazione all’altezza della sfida che ci accomuna, ciascuno nella propria sfera di responsabilità e competenza. In questa ripartizione di responsabilità, mi vedo costretto a denunciare la assenza e la distanza dell’Asl Lanciano Vasto Chieti rispetto agli operatori del Pta di Gissi, ai cittadini e al territorio. Assenza e distanza che si misura in termini di incoerenza, rispetto alle numerose dichiarazioni, e inconcludenza rispetto alle intenzioni attestate.
[ant_dx]Il Covid19 lo stiamo combattendo a tutti i livelli: sociale, familiare, economico-produttivo. Stiamo profondendo il massimo impegno, ad ogni sfera, per rispettare, e far rispettare, in maniera stringente, le misure adottate dal Governo e dalla Regione Abruzzo, senza soffermarsi sui costi sociali, già emergenti, che questa straordinaria emergenza sanitaria sta determinando. La Asl, paradossalmente, sta accusando una mancanza di azione e di intervento, verso i propri operatori e l’utenza di riferimento, concorrendo a rendere più fragile e debole il cordone sanitario che con tanta difficoltà stiamo erigendo per contenere e debellare il virus.
A fronte dell’ulteriore caso di positività al Covid19 pesso una struttura sanitaria pubblica, gestita dalla Asl, riscontrato venerdì scorso nel Pta di Gissi, mi vedo costrerro a constatare il mancato pronto intervento della Asl Lanciano Vasto Chieti.
Non solo gli esiti dei tamponi eseguiti si conoscono, quando va bene, dopo circa dieci giorni, vanificando così ogni azione preventiva di contenimento, ma addirittura, così come segnalato dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dal personale, la Asl, mentre sui media parla di milioni di investimenti, nei fatti non ha provveduto neppure a dotare il Pta di Gissi di quanto più necessario per garantire il rispetto delle misure di sicurezza per operatori, degenti e utenti, lasciando sostanzialmente soli i responsabili della struttura.
L’amministrazione comunale di Gissi, di fronte a tale paradossale situazione, con senso di responsabilità, ha ritenuto di dovere immediatamente raccogliere la richiesta di aiuto del personale del Pta e ha provveduto a reperire e a consegnare nella mattinata odierna, tute, visiere e mascherine per aiutare, con un gesto concreto, a grantire la sicurezza del personale, dei pazienti e, quindi, dei cittadini dei nostri territori.
Con la presente, pertanto, intendo sollevare la debita attenzione che il territorio del Pta di Gissi merita da parte della Asl Lanciano Vasto Chieti e rinnovare il reciproco concorso di responsabilità che muoviamo verso la cittadinanza in un momento storico che chiama in causa il ruolo e il senso delle Istituzioni nel nostro Paese”.