L’idea delle recinzioni di plexiglass che viene dall’Emilia-Romagna lascia perplessi i balneatori abruzzesi. “Per fare questi recinti attorno agli ombrelloni, la spesa sarebbe elevata”, fa notare Michele Di Chiacchio, presidente del consorzio Vasto golfo d’oro, che raggruppa 16 albergatori. “Tra l’altro, sarebbero investimenti senza alcuna garanzia di proseguire l’attività, visto che il 31 dicembre scadono le concessioni e, stante la direttiva europea Bolkestein, non sappiamo se avremo una proroga”.
Sulla stagione balneare c’è un grosso punto interrogativo. La Conferenza degli assessori regionali al Turismo ha chiesto al ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, l’istituzione del bonus vacanze e l’inserimento del settore turistico nella nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027.
“Siamo tutti d’accordo che il turismo è il comparto più colpito, con danni nell’immediato pari al 100% e strascichi che si ripercuoteranno nel biennio successivo”, dice l’assessore della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, coordinatore della Conferenza. Le Regioni al governo chiedono in particolare il bonus vacanze, con abbattimento fiscale per chi ne fruisce, anche alla luce di quello che si preannuncia un turismo domestico o di prossimità. Al vaglio del ministro anche: tassa di soggiorno da trasferire in dotazione a imprese turistiche; credito fiscale per i locatari, forme di finanziamento a fondo perduto in conto capitale e abbattimento totale Imu per il 2020, con percentuali di esborso decrescenti nel biennio 2021-22. Le Regioni hanno manifestato la volontà di fare la loro parte. È necessario consentire ai territori di aiutare il comparto, derogando sulla rimodulazione e l’impiego dei fondi europei Por Fesr-Fse che non prevedono aiuti per il turismo. “Il ministro ci ha garantito che le proposte saranno sottoposte al Consiglio dei ministri. Speriamo possano trovare accoglimento nel decreto di aprile, in corso di scrittura”.
Si inizia a pensare alla fase 2: “Con il ministro – racconta Febbo – abbiamo cominciato a ragionare su linee guida per la riapertura delle attività, seppur con le dovute prescrizioni e gradualità. Ma rigettiamo con forza l’idea fuorviante paventata da rappresentanti dell’Ue che non si debbano fare prenotazioni per luglio e agosto. Riteniamo che per quel tempo, adottando i dovuti protocolli, si potrà ricominciare ad essere turisti”.