La Giunta regionale distribuisca i fondi in base alle reali esigenze delle imprese evitando campanilismi. Lo chiede Articolo Uno dopo l’allarme lanciato ieri dai sindacati confederali sui pesanti danni economici, con conseguenti ricadute sull’occupazione, che rischia di creare alla Pilkington di San Salvo la produzione a perdere in atto in questi giorni: i Float, gli altiforni che producono il ventro partendo dalle materie prime, non possono essere spenti; di conseguenza, in questo periodo di stop causato dall’emergenza coronavirus, possono solo produrre a ciclo continuo vetro da rottamare [LEGGI].
“I lavoratori e le lavoratrici – afferma il coordinatore di Articolo Uno Vasto, Francesco Del Viscio – hanno diritto ad avere rassicurazioni, soprattutto coloro che lavorano sugli impianti Float, i due forni dello stabilimento di San Salvo, e che continuano a portare avanti con grande sacrificio la produzione nonostante l’emergenza Covid-19. Il rischio di risolvere il problema della produzione di ‘rottame’, ossia vetro prodotto e scartato che causa una grave perdita economica, con lo spegnimento dei Float deve essere scongiurato perché potrebbe tradursi in gravi decisioni aziendali soprattutto a danno dei lavoratori e delle lavoratrici. Gli stessi che con i loro sacrifici hanno ottenuto le decine di milioni di investimenti confluiti nell’ultimo piano industriale. Ci auguriamo che la Regione Abruzzo, che senza ragioni ha escluso le organizzazioni sindacali regionali dal confronto sulle manovre economiche inserite nel Cura Abruzzo, si adoperi per destinare le risorse previste dal Governo nazionale tenendo conto delle reali esigenze delle aziende del nostro territorio. In questo momento di crisi non c’è spazio per i personalismi e azioni campanilistiche che spesso caratterizzano la politica di questo governo regionale”.
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