I soldi risparmiati attraverso i ribassi delle gare d’appalto serviranno a riparare le condotte idriche colabrodo del Vastese. Ormai i rubinetti rimangono a secco non solo d’estate, ma anche d’inverno. Il problema è che dai tubi si disperdono circa 7 litri d’acqua su 10. Erogazione razionata tutto l’anno in alcuni quartieri di Vasto, a cominciare dal centro storico, e residenti indignati. Anche perché le bollette continuano ad arrivare (scadute, a causa dei ritardi nella consegna della posta) nonostante l’emergenza coronavirus.
Per risolvere il problema, servirebbero 30 milioni di euro: è la cifra dichiarata da Gianfranco Basterebbe, presidente della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua, fogne e depurazione) in 87 dei 102 comuni della provincia di Chieti.
Su proposta dell’assessore all’Ambiente, Emanuele Imprudente, la Giunta regionale ha approvato “la delibera per superare l’emergenza idrica nel Vastese”, si legge in una nota diramata da Palazzo Silone. “Saranno impiegate le economie derivanti dai ribassi d’asta ed eventuali ulteriori economie provenienti da altri programmi di intervento sul servizio idrico ed i sistemi fognari. I comuni che ne beneficeranno sono: Vasto, San Salvo, Monteodorisio, Cupello, Casalbordino, Lentella, Gissi, San Buono, Furci, Liscia, Castiglione Messer Marino, Guilmi, Roccasinalveti, Torrebruna, Celenza sul Trigno, Montazzoli, Casalanguida, Palmoli, Castelguidone, Scerni, Fresagrandinaria, Fraine, San Giovanni Lipioni, Dogliola, Carpineto Sinello, Tufillo, Pollutri e Carunchio. Si tratta di economie che sarebbero destinate ad ulteriori interventi relativi ai comuni di Guardiagrele, Orsogna, San Martino sulla Marrucina, Filetto, Casacanditella, Pennapiedimonte e Palombaro, per l’atomizzazione delle reti idriche comunali, che invece serviranno alla riduzione della criticità idrica nel Vastese, vista l’assoluta priorità di intervento”.
[mic_sx]