Evasione, resistenza a pubblico ufficiale e violazione del decreto sul coronavirus. Sono le accuse che i poliziotti del Commissariato di Vasto hanno formulato nei confronti di un uomo del posto.
“Nonostante l’attuale momento storico complichi il lavoro della Polizia di Stato, continua l’opera quotidiana di prevenzione e repressione delle attività delittuose a tutela della sicurezza pubblica”, racconta in una nota il vice questore aggiunto Fabio Capaldo, dirigente del Commissariato di via Bachelet. “Nella mattinata di ieri i poliziotti intervenivano in questa piazza della Repubblica, dove un uomo in evidente stato di alterazione alcoolica creava turbativa, palesemente inottemperando alle prescrizioni di cui ai DPCM per il contenimento del contagio da SARS Cov2.
All’arrivo degli agenti operanti l’uomo inveiva contro gli stessi e ripetutamente tentava di salire su un motoveicolo in proprio possesso, nonostante versasse in un evidente stato di alterazione psicofisica. Il mezzo risultava inoltre privo di copertura assicurativa e di revisione. I poliziotti ripetutamente invitavano l’uomo alla calma e soprattutto ad astenersi dall’utilizzare il mezzo, ma quegli aggrediva fisicamente uno dei due agenti, minacciandolo nel contempo di morte. Gli operatori di polizia riuscivano a impedirgli di fare o provocarsi del male. L’uomo, identificato in D.M., attualmente detenuto presso il proprio domicilio per plurimi gravi reati, risultava aver violato la misura restrittiva. Inoltre qualche ora prima della medesima domenica, egli risultava aver danneggiato un automezzo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e minacciato il personale operante.
Pertanto i poliziotti traevano in arresto D.M. per i reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale e nella giornata odierna l’arrestato verrà giudicato con rito direttissimo. L’uomo, il quale aveva altresì violato le prescrizioni dei DPCM emanati ai fini del contenimento del contagio da Covid19, veniva inoltre punito con l’obbligo del pagamento della multa di 400 euro”.
Stamani l’udienza di convalida, in cui la pubblica accusa è stata rappresentata dal pm Mariagrazia Marino e la difesa dall’avvocato Angela Pennetta: “Il giudice, dottoressa Silvia Lubrano – dichiara il legale – ha convalidato l’arresto e, come da mia richiesta, ha concesso i domiciliari e il termine a difesa, fissando per il 20 aprile il processo, che si svolgerà da remoto” viste il distanziamento sociale da rispettare in piena emergenza coronavirus.