“I lavori, approvati e appaltati, sono ancora in corso. A che punto sono? L’invaso è vuoto, la carenza di acqua nel Vastese si fa già sentire”. La domanda, rivolta ai vertici del Consorzio di bonifica di Vasto, è di Rodolfo Mastrangelo, ex commissario dell’ente consortile. Pubblichiamo la sua lettera aperta.
“Nell’approssimarsi della stagione estiva aumenta la richiesta di acqua per uso potabile, agricolo, ed industriale. La Sasi, ente acquedottistico preposto alla distribuzione dell’acqua potabile, anche nei comuni del comprensorio vastese ha grosse difficoltà all’approvvigionamento. È di questi giorni un forte razionamento dell’acqua.
Il Consorzio di Bonifica ha in concessione la costruzione della famosa diga di Chiauci sul fiume Trigno che, con i teorici 14 milioni di metri cubi invasabili, dovrebbe fornire al nostro territorio acqua. Ad oggi la disponibilità di acqua nell’invaso rimane a circa 4 milioni di metri cubi. Apprendiamo l’insediamento dell’ennesimo commissario regionale nella persona del dirigente regionale avvocato Modesti. Sostituisce il dott. Amicone dopo tre anni di gestione – sostiene Mastrangelo – infruttuosi: alla collettività è costato circa 150mila euro provvedendo all’aumento delle indennità di carica a 3.100 euro mensili più trasferte, ha provveduto all’assunzione di 6 unità lavorative tra cui 2 ingegneri, uno dei quali come direttore generale, nella persona dell’Ing. Tommaso Valerio.
Nel 2016, l’allora commissario, su suggerimento dell’Ufficio Dighe, diede incarico allo studio Ing. Leandri di verificare criticità riguardanti la tenuta della diga, al fine di aumentare la capacità di un ulteriore invaso sperimentale di 3 milioni di metri cubi, criticità riguardanti lo scarico di fondo e funzionalità delle paratoie. La Direzione Generale Dighe, a seguito della perizia suddetta, nel Piano Operativo Infrastrutture stanziò 5 milioni di euro per i lavori, diventati 4 milioni successivamente!
La redazione del progetto è stata affidata a un professionista esterno, pur avendo il Consorzio in organico due ingegneri. I lavori, approvati e appaltati, sono ancora in corso. A che punto sono? L’invaso è vuoto, la carenza di acqua nel Vastese si fa già sentire. Il commissario Amicone, in data 7/08/2017, dichiarava alla stampa che ‘per l’anno 2018 avremo il doppio dell’acqua che attualmente raccoglie la diga’. È stata presentata istanza per la prosecuzione degli invasi sperimentali alla Direzione Generale Dighe per l’anno in corso?
Con l’augurio di buon lavoro al commissario Avv. Modesti, la preghiera che rivolga la sua attenzione al completamento della diga per risolvere le criticità, in continuo contatto col superiore Ufficio Dighe. Le opere messe in cantiere o già realizzate sono opere accessorie all’invaso stesso, non funzionali, non sostanziali a consentire l’aumento della capacità di invaso del serbatoio della diga di Chiauci”.