“Al tuo fianco, 283.775 euro a Vasto per generi alimentari e buoni spesa per chi è in difficoltà. Nessuno deve essere lasciato solo”. E il simbolo del Partito democratico in basso a destra. La campagna social del Pd scatena una grandinata di polemiche. L’opposizione punta il dito contro il manifesto digitale pubblicato dai dem vastesi.
Stamani la Giunta ha approvato il via libera ai voucher alimentari. Lo ha annunciato, con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco, Francesco Menna:
È veemente reazione delle minoranze alla campagna social lanciata dal Pd in diversi comuni abruzzesi, Pescara compresa. Ieri sera il primo comunicato: “Che la campagna elettorale fosse partita in largo anticipo, lo avevamo segnalato per tempo. Ma che il Pd faccia ignobilmente circolare sui social un manifesto dove si intesta il provvedimento del Governo che stanzia pochi soldini, se non quelli necessari per stare davvero accanto alla gente che soffre, è vergognoso”, attaccano i consiglieri comunali Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro (Lega), Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Francesco Prospero e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), che firmano il loro comunicato solo con i nomi di battesimo, senza cognomi né sigle di partito, per marcare la differenza dall’iniziativa del Pd.
Il segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Marco di Michele Marisi, rompe il silenzio che aveva scelto di osservare in questa fase delicata: “Trovo veramente squallido chi, in piena emergenza nazionale, con tanti cittadini in preda alla preoccupazione ed all’incertezza sul presente e sul futuro, non ferma la macchina di una spudorata campagna elettorale. A cosa serve marchiare con il simbolo di un partito un provvedimento assunto in piena emergenza e, tra l’altro, chiesto a gran voce da tutte le forze politiche? Certamente è utile ai cittadini per chiarire da che parte sta l’irresponsabilità di chi specula sulle difficoltà e sulle preoccupazioni delle persone. Dispiace per i vastesi che meritano, senza dubbio, una classe politica in grado di impiegare tutte le proprie energie per dare risposte concrete ai cittadini, anziché sprecarle nel fare una campagna elettorale francamente fuori luogo. E dispiace per gli elettori di quel partito che, oltre a subire, come tutti, il peso delle difficoltà economiche, lavorative ed esistenziali di questo difficile momento, sono costretti a prendere atto della distanza siderale che li separa dal cinismo di chi li rappresenta, evidenziata da certe discutibili scelte comunicative”.
Le polemiche non si placano, anzi aumentano col trascorrere delle ore, tant’è che Cappa, D’Alessandro, d’Elisa, Laudazi, Prospero e Suriani alzano la posta: “La nostra proposta è di donare tutti i gettoni di presenza dei consiglieri comunali per l’anno 2020, il 30% degli stipendi di sindaco, presidente del Consiglio comunale e assessori, nonché il 30% di tutti gli stipendi dei contratti in essere del Comune con i professionisti che tanto hanno avuto dalla città negli ultimi 15 anni, escludendo ovviamente i prestatori d’opera occasionale”. I sei proponenti insistono: “C’è la possibilità, per tutto il 2020, di mettere insieme svariate centinaia di migliaia di euro. Non solo Vasto solidale, ma anche politica vastese solidale”.