Vicini anche ai bambini più piccoli e ai loro genitori. In questo momento di grande difficoltà per le famiglie, confinate in casa a causa del virus e costrette all’isolamento sociale di cui risentono soprattutto i più piccoli, l’amministrazione comunale intende essere parte attiva e vicina nell’affrontare queste nuove problematiche.
A questo scopo attraverso l’assessorato alla Pubblica istruzione, nel rispetto del decreto “Cura Italia” (dl 18/2020) che all’articolo 48 prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di fornire prestazioni in forme individuali domiciliari o a distanza, è stato avviato da oggi il servizio “SocialNido”, un progetto di sostegno educativo rivolto agli utenti in più tenera età, i bambini iscritti agli asili nido comunali.
L’asilo digitale a distanza propone attività educative, ricreative e ludiche da condividere nello spazio familiare dell’infanzia, con il ricorso alle tecniche offerte dalla socialità digitale, così da mantenere la relazione tra educatori e operatori dei nidi con genitori e bambini, tramite messaggi, video, lettere, canzoni, filastrocche e letture, suggerimenti di attività e di gioco con materiale disponibile a casa, anche in continuità con la progettazione educativa.
Un ottimo esempio è stato già offerto dall’attivazione della didattica a distanza da parte delle scuole di Lanciano, anche grazie ai fondi stanziati dal Miur per l’acquisto di supporti tecnologici, una somma complessiva di 74.208 euro ripartita tra istituti comprensivi e superiori.
Il “SocialNido” è partito oggi per i 40 bambini, di età compresa tra 9 mesi e 24 mesi, del nido “Il Sorriso”, gestito con personale dipendente. Nei prossimi giorni potrebbe essere disponibile anche per il nido “L’Arcobaleno”, affidato in gestione ad una cooperativa. L’asilo digitale a distanza si avvale dell’utilizzo di supporti digitali a disposizione delle stesse famiglie, come smartphone, tablet o pc, utilizzati per lo scambio di giochi creati in tempo reale dalle educatrici, per relazionarsi con letture semplici raccontate dalle educatrici e che i bambini possono riconoscere, corredate di immagini divertenti e colorate al fine di mantenere le autonomie e le abitudini apprese aspettando il ritorno al nido. Le educatrici predispongono anche supporti educativi e didattici (dispense, materiali per svolgere a casa piccole attività e giochi, disegni da colorare o completare, racconti) da mettere a disposizione dei genitori e si confrontano con essi su aspetti legati allo sviluppo del bambino, alla sua cura ed educazione. Al termine del progetto tutti i lavoretti eseguiti dai bambini saranno raccolti e conservati nel nido, insieme al “diario” delle attività che sarà redatto giornalmente da ciascuna educatrice per l’intero periodo.
L’assessorato all’Istruzione sta, inoltre, predisponendo, come previsto dal decreto “Cura Italia”, l’attivazione [mar_dx] dell’assistenza specialistica anche per gli alunni con disabilità, in modalità domiciliare oppure, nel rispetto delle misure di sicurezza, attivando anche in questo caso la didattica a distanza. E, sempre per andare incontro alle famiglie in questo momento di difficoltà che, per alcuni, è anche economica e finanziaria, gli uffici stanno vagliando la possibilità di rimborsare, per coloro che hanno pagato l’intera retta del servizio di trasporto scolastico, la quota che va da marzo fino alla riapertura delle scuole.
“Come amministrazione comunale non potevamo esimerci da offrire questo tipo di aiuto alle famiglie e ai bambini, che sono i più fragili in questo momento di emergenza sanitaria e non solo, – dice il vice sindaco e assessore alla Pubblica istruzione Giacinto Verna – ringrazio le educatrici, che hanno sviluppato il progetto del SocialNido e gli uffici della struttura Pubblica istruzione. Queste misure si rendono necessarie ancora di più oggi che lo scenario dell’emergenza epidemiologica in corso, secondo le informazioni che giungono dagli organi governativi, determinerà un ulteriore e significativo periodo di proroga della sospensione delle attività scolastiche e dei servizi educativi per l’infanzia, con uno sviluppo non trascurabile della condizione di difficoltà delle famiglie interessate, confinate in casa e costrette all’isolamento sociale. L’amministrazione comunale intende essere il più possibile vicina a loro”.