Una “catena di montaggio diffusa” nelle singole abitazioni per rendersi utili durante l’emergenza.
Succede a Gissi dove un numeroso gruppo di signore non si è lasciato intimorire dal coronavirus e, ciascuna a casa propria, ha cucito a mano dei dispositivi di protezione che poi sono stati donati alla Radioterapia oncologica dell’ospedale di Chieti, diretta da Domenico Genovesi.
L’unità operativa ha potuto così destinare i dispositivi di fattura medica (le mascherine) in dotazione, alla Radiologia di Chieti diretta da Massimo Caulo.
“Non si ferma il grande cuore degli abruzzesi. Sarà un aiuto importante – spiega la Asl – soprattutto per i tecnici di Radiologia che si recano nei reparti per eseguire le radiografie del torace ai pazienti e hanno bisogno di massima protezione”.
[ant_dx]Il prezioso dono è giunto a destinazione questa mattina. I dispositivi sono stati consegnati a pazienti di Gissi che stanno eseguendo il trattamento radioterapico: la Radioterapia di Chieti prosegue infatti la sua piena attività sui pazienti oncologici dalle ore 8 alle 21.
“La produzione di questi dispositiv a Gissi continua e, pertanto, le signore hanno garantito una fornitura costante. Per l’occasione hanno anche riciclato vecchie macchine da cucito, creando una sorta di catena di montaggio diffusa alla quale hanno partecipato in tanti. Sono dispositivi spessi, lavabili e riutilizzabili, il che è un grande vantaggio rispetto ai dispositivi usa e getta“.
Le signore hanno anche predisposto una procedura da seguire, che hanno invitato a divulgare a tutti: “Prendete una federa bianca, che è già doppio tessuto essendo un sacco, tagliate dei rettangoli ampi quel che basta per coprire naso e bocca. Cucite tutt’intorno e applicate due fettucce per allaccio. Costo 4 o 5 euro. Lavabili. Il tempo per realizzarle c’è. #iorestoacasa“.