“Il Dpcm che dispone 4.3 miliardi sul Fondo di solidarietà comunale (un anticipo del 66% da girare ai Comuni) ed i 400 milioni in più (che saranno gestiti dalla Protezione Civile) come ulteriore anticipo da dare ai Comuni, con il vincolo di usarli per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa, sono un ulteriore segno concreto della presenza dello Stato in questa fase della nostra vita civile e sociale“. Gianluca Castaldi, sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento commenta così l’ultimo provvedimento adottato dal Governo per l’emergenza Coronavirus.
“Si tratta, in sostanza, di un buono spesa per generi alimentari, servizi civili e catena del volontariato del terzo settore. Non vogliamo abbandonare nessuno e non abbandoniamo nessuno – spiega il sottosegretario vastese -. È una risposta rapida e immediata a chi ne ha più bisogno, a partire da chi non riesce più a fare la spesa. Adesso Governo, Sindaci, volontariato e Terzo settore in generale, devono più che mai essere compatti e lavorare insieme, in maniera sinergica e coordinata. Bisogna essere veloci ed efficienti, ispirandosi anche a protocolli esistenti che stanno funzionando, piuttosto che andare in ordine sparso. Senza togliere nulla alle altre, credo che la città di Torino sia un ottimo modello di organizzazione“.
[ads_dx]Castaldi si rivolge ai primi cittadini. “Ai nostri Sindaci dico questo: è il momento per le Istituzioni di fare squadra, mettendo da parte gli egoismi politici e il ricorso strumentale alle primogeniture. Stiamo combattendo la stessa guerra sotto la stessa bandiera.
Un ringraziamento speciale va a tutti quelli che stanno lottando in prima linea, al personale medico e paramedico e ai volontari, professionisti e persone comuni che offrono la loro generosità sempre, anche durante quella “normalità” a cui tutti vogliamo tornare il più presto possibile, ma che in questo momento di emergenza stanno dando ancora di più del solito, in modo straordinario, eroico.
La collaborazione e la disponibilità, da parte mia e di tutto il Governo, sono garantite con le modalità di contatto a voi più consone (telefono, mail, WhatsApp, etc.). Andrà tutto bene!”.