L’emergenza coronavirus aggrava le condizioni di povertà di centinaia di persone.
Raccogliamo l’appello di una donna di Vasto, A.M., cinquantenne, attualmente senza reddito e con problemi di salute.
“Andare avanti sta diventando impossibile. Negli anni scorsi, ho svolto assistenza domiciliare per i servizi sociali del Comune di Vasto, ma poi sono stati aboliti i voucher e quindi anche questa piccola fonte di reddito si è dissolta. Ho tirato avanti facendo, fino a qualche tempo fa, assistenza domiciliare privata ma, con l’emergenza coronavirus, è finita anche questa. Ho seri problemi di salute e mi ritrovo senza reddito. Ho chiesto aiuto al Comune presentando una domanda di sussidio, ma la serve l’approvazione della Commissione Affari sociali e Contributi che, in questo periodo, non si sta riunendo. Un piccolo gesto di solidarietà l’ho ricevuto dal sindaco, che mi ha fatto portare a casa un po’ di generi alimentari, ma il problema purtroppo rimane. Mi sono rivolta alle istituzioni religiose nella speranza di avere un aiuto. Fino ad ora, non ho ricevuto nulla”.
In città sono attive la mensa Caritas e l’Emporio della solidarietà della parrocchia di San Paolo Apostolo. Entrambe le strutture, viste le norme di distanziamento sociale, non sono aperte, ma hanno organizzato la consegna a domicilio.
Le famiglie in gravi difficoltà economiche a Vasto non sono poche, viste le centinaia di richieste di sussidio presentate in municipio negli scorsi tre anni. Quest’anno le domande sono calate: attualmente sono 49, vista l’incompatibilità tra il reddito di cittadinanza e il sussidio ordinario, mentre la Commissione ha circoscritto i casi in cui concede i sussidi straordinari.
[mic_sx]