Sono giorni illuminati da tante nascite quelli vissuti nel reparto di Ostetricia dell’ospedale San Pio di Vasto. In tempi complessi, con l’emergenza Coronavirus che condiziona ogni attività quotidiana, il reparto guidato dal dottor Francesco Matrullo va avanti nella sua attività quotidiana. “Il numero delle nascite è aumentato – spiega il dottor Matrullo a Zonalocale -. Dall’inizio dell’anno siamo già a 190 parti, con un trend positivo. Questi numeri risentono sicuramente della chiusura dell’ospedale di Termoli. Ma noi, in un clima di collaborazione, stiamo cercando di dare risposta all’utenza del vicino Molise“.
L’incremento delle nascite “nel particolare momento che stiamo attraversando, lo viviamo come un segnale di speranza – spiega il dottor Matrullo -. È come se la vita volesse rispondere caparbiamente, ogni giorno, alla sensazione di catastrofe imminente che stiamo vivendo“.
Le norme vigenti hanno modificato l’attività del reparto. “Abbiamo limitato gli accessi, ora ridotti al minimo, ai papà non è più consentita la presenza in sala parto. Devo dire che l’utenza ha capito bene la gravità della situazione e collabora bene all’applicazione delle misure di sicurezza“. In reparto è stato inoltre “attivato un percorso interno per l’assistenza al parto o al taglio cesareo nell’eventualità di accesso di una paziente positiva al Covid-19. Abbiamo riservato una stanza e la sala operatoria per il parto o taglio cesareo. Inoltre la direzione generale sta mettendo a punto una procedura anche per il trasferimento di eventuali pazienti Covid presso il centro di riferimento a Chieti”.
[ads_dx]Ai papà è consentito “vedere i bambini subito dopo la nascita. Poi possono accedere per un tempo limitato in reparto, restando con il bambino per mezz’ora”. Nulla è invece cambiato nel rapporto tra le mamme e i neonati. I neo genitori, che già in questi giorni hanno vissuto queste restrizioni rispetto al passato, “hanno capito, sono molto disciplinati e non abbiamo avuto nessuna obiezione. Ci fa piacere che abbiano compreso la situazione e le restrizioni necessarie. Ma stiamo dando il forte messaggio che la vita continua in questa situazione difficile“.
Per le donne in gravidanza “svolgiamo tutti gli esami fondamentali. Le pazienti in attesa continuano ad essere seguite nel loro percorso“. Limitata, invece, l’attività per le pazienti ginecologiche, “ai soli casi di emergenza e urgenza. Purtroppo – spiega il primario – per la situazione contingente che riguarda le sale operatorie non possiamo dare risposta chirurgica se non in situazioni di urgenza“.
Anche il reparto di Ostetricia e Ginecologia deve fare i conti con “la carenza di dispositivi di protezione. Per questo ringraziamo l’azienda Torricella, che ci ha donato una fornitura di mascherine e ci affidiamo anche alla sensibilità di chi può dare una mano”. Il lavoro va avanti, giorno dopo giorno, “con l’impegno di tutti i collaboratori del reparto – conclude il primario -. Ai colleghi medici, le ostetriche, alle infermiere, al personale di sala operatoria, a tutto il personale che lavora in reparto, va un sentito grazie per quanto stanno facendo”.