Lo stop delle case auto in Europa causato dall’emergenza coronavirus si ripercuote sulla Pilkington di San Salvo.
Oggi sindacati e azienda hanno siglato un accordo che prevede la fermata produttiva per quattro giorni: dal 20 al 24 marzo. Lo stop all’attività varrà per gran parte dei circa 2mila dipendenti con alcune lievi distinzioni tra i vari reparti e linee produttive (alcuni lavoratori saranno impiegati in corsi di formazione o altre attività minori).
La fermata sarà ancora più lunga alla Primo, azienda satellite della Pilkington. Qui, la fermata durerà fino a fine mese con inizio sfalsato per i diversi reparti. La sosta sarà in media di 10 e 14 giorni a seconda dei reparti a partire da quello dei Laterali laminati il 16 marzo con gli altri che seguiranno a ruota.
Per alcuni lavoratori ci sarà un breve rientro di due giorni (25 e 26 marzo) per assicurare alcune commesse già in partenza.
Il periodo di inattività, per entrambi gli stabilimenti, sarà coperto dalla cassa integrazione così come disposto dal decreto “Cura Italia”. Per quanto riguarda la Bravo, domani è previsto un incontro dal quale sono attese novità nella stessa direzione.
Quella di oggi è stata quindi una giornata contraddistinta dagli annunci delle fermate produttive in alcuni casi invocata da più parti come per la Sevel per tutelare la salute dei [ant_dx]lavoratori e dei famigliari a casa [LEGGI]. Il sito di Atessa si fermerà fino al 22 marzo [LEGGI].
Sempre di oggi è la notizia dello stop alla produzione della Granito Forte fino al 20 aprile per l’impossibilità di garantire le norme di sicurezza per contrastare la diffusione del coronavirus [LEGGI], mentre, nei giorni scorsi, analogo provvedimento è stato preso dalla Canali di Gissi [LEGGI].