Lo sport, come tante altre attività del Paese, è fermo per l’emergenza Coronavirus. E, per tanti atleti agonisti, questo stop forzato delle attività richiede una buona dose di inventiva per non fermarsi negli allenamenti. Il 2020, per Claudia Scampoli, giocatrice vastese del beach volley, rappresentava un anno cruciale. Terminata – per età – l’esperienza con il Club Italia, si è trasferita nel Centro Sportivo di Vigna di Valle per i suoi allenamenti insieme alle altre compagne del team azzurro. L’esordio nel World Tour con la nuova compagna Arianna Barboni, era previsto per gli inizi di febbraio in Cambogia. “Ma la competizione è stata annullata per l’emergenza sanitaria in corso – racconta Claudia -. Noi abbiamo continuato ad allenarci a Vigna di Valle ma, giorno dopo giorno, tutti i tornei previsti sono stati cancellati”.
La caserma è stata chiusa e così gli atleti azzurri hanno fatto rientro a casa già da diverso tempo, osservando tutte le precauzioni del caso. “È una situazione complicata per tutti ma è giusto così. Bisogna rispettare le regole per il bene di tutti”. Con la grande incertezza che c’è sui prossimi mesi, per Claudia e gli altri atleti è comunque importante mantenersi in allenamento. “Facciamo delle videochiamate con il nostro preparatore per studiare dei piani da poter svolgere a casa.
Io mi sto allenando con elastici, qualche peso e ciò che c’è a disposizione. Non possiamo certamente fermarci, rischieremmo di perdere tutto il lavoro fatto in inverno“. Manca il potersi allenare con la palla, ma “almeno c’è la possibilità di lavorare sulle prevenzioni, aspettando di vedere quel che accadrà”.
Per iniziare la nuova stagione dovrà attendere. “Non sappiamo quando si riprenderà. Inoltre, con i tornei che sono saltati, c’è il rischio che anche alcune competizioni dei prossimi mesi vengano elevate ad un rango più elevato per dare possibilità agli atleti che puntano alle Olimpiadi di ottenere i pass per Tokyo [su cui, però, c’è grande incertezza, ndr]”.
La tecnologia aiuta a mantenere i contatti tra compagne. “Ci sentiamo quotidianamente, con messaggi e videochiamate. Facciamo nostro lo slogan del Coni: siamo distanti ma restiamo uniti, tra di noi e con tutta l’Italia. Con molta tranquillità, ci adattiamo a questa situzione e pensiamo a fare le cose nel modo giusto, pensando alla salute di tutti“. In attesa di tornare in campo e riprendere il cammino forzatamente interrotto con l’auspicio di tornare a sorridere per la conquista di importanti traguardi.