Sono diverse le notizie che in questi giorni si sono susseguite riguardo alle richieste dei sindacati in merito alle attività svolte nelle aziende dove, in molti casi, era difficile o quasi impossibile prendere le giuste misure di sicurezza contro il coronavirus. Dopo la decisione dell’11 di marzo di chiudere gli stabilimenti Sevel fino al 15, la FIOM “proclama lo stato di agitazione dei metalmeccanici di tutti i settori e attività in modo da coprire i lavoratori in tutte quelle situazioni di mancanza di sicurezza per lo svolgimento dell’attività lavorativa”
Ricordando anche che “ci sono tantissime aziende non sindacalizzate dalle quali nessuno avrà mai nessun riscontro”. Nel comunicato emanato stamattina, le richieste sono molto chiare:
“La FIOM Abruzzo Molise chiede una moratoria sui licenziamenti e che vengano utilizzati gli ammortizzatori sociali e agli organi competenti (ASL, Carabinieri, Prefetture e Regioni) di effettuare i sopralluoghi nelle aziende produttive per verificare se vengono rispettate le norme di sicurezza per contrastare il COVID-19”.
In conclusione, nel comunicato si legge: “Qualora le condizioni di sicurezza non fossero previste o attuabili Insieme ai nostri Rappresentanti Sindacali dichiareremo lo sciopero a tutela della salute dei lavoratori“.