SERGIO, VASTO
Ciao, mi chiamo Sergio e scrivo da Vasto. Con oggi é trascorsa una settimana dal mio primo giorno di quarantena. Sono entrato in questo piccolo mondo, scandito dalle amorevoli telefonate quotidiane del personale sanitario, con un misto di timida curiosità ed egoistica paura.
Muovendo i primi passi nella psicosi iniziale, mi sono trovato a lottare contro il demone della sopraffazione, che puntava in qualche modo a inebetire il mio stato mentale. Passati i primi momenti di sconforto, ho pensato che dovevo affrontare questo tempo a viso aperto, occupandolo in maniera positiva. Possiamo studiare e documentarci. Conoscere, imparare e metterci alla prova. Abbiamo quel tempo necessario per intraprendere un piccolo viaggio alla scoperta di noi stessi e di quei valori e diritti su cui si dovrebbe basare il nostro agire quotidiano. Viviamo la sfida del presente pensando al domani che ci aspetta, dove ognuno di noi tornerà a correre, più di prima.
Il mio grazie va a tutti quegli angeli in camice che rischiano la propria vita per donarla agli altri. Ripartiamo dal loro messaggio e diventeremo persone migliori.
Andrà tutto bene!
SIMONA POMPONIO, LISCIA
La nostra piazza era piena di bimbi che giocavano per strada e di anziani che si riunivano per parlare delle loro giornate. Adesso vedo gente solo perché vendo generi alimentari… vorrei tornare a vedere le signore anziane che spettegolano, bimbi che non stanno attenti alle macchine perché troppo intenti a giocare con la palla e signori che parlano di pensioni basse e le tasse che aumentano… rivogliamo la normalità, ma sono sicura che questo accadrà molto presto…
Andrà tutto bene.
VINCENZO, SAN SALVO
Per la prima volta sono uscito per fare la spesa da quando è scattato l’isolamento. Ho visto capannelli di persone appartenenti alla fascia più esposta e debole, gli anziani.
Ho visto due lavoratori che a piedi andavano da uno stabilimento all’altro della zona industriale con le mascherine sulla fronte stile occhiali da sole.
Ho visto, però, anche e soprattutto, all’interno del supermercato, il timore, il sospetto di guardarsi negli occhi. Non dimentichiamo di restare umani.
[ant_dx]MADDALENA, FOLLANI HILLS 138
Ho la fortuna di trovarmi in “clausura” in una casa enorme, con un giardino altrettanto grande… questa è, oltre che una fortuna anche un salvavita visto che condivido questo periodo di isolamento con due adolescenti indisciplinati di anni 72 e 79 di cui quest’ultimo anche abbastanza sordo! Sono brave persone non mi fraintendete!
Diciamo che il mio apporto alla causa è proprio evitare che commettano reati più o meno innocui, disquisiscano senza motivo su argomenti stupidi tipo la marca dello yogurt; cerco quindi di barcamenarmi tra continue idee gloriose tipo “esco vado a farmi un giro per le farmacie” e “ma scusa al cimitero ci si può andare vero?”.
A parte questo duro lavoro mi sto dedicando al mio vero lavoro concentrandomi su cose che nella vita di tutti i giorni tendo sempre a rimandare!
Ah da oggi ho iniziato una sorta di rubrica sulla pagina del mio negozio: descriverò ogni giorno una azienda presente in “puteca” dal come l’ho scovata, che caratteristiche ha, come nasce, cosa produce, come ecc… Spero sia interessante per qualcuno! Un bacio a tutti!
P.S.: la mia vera salvezza, per quanto io ami la lettura e un buon film, si chiama Beautiful! Brooke è da sempre una certezza!
MARIAGRAZIA CIANCAGLINI, VASTO
Sono un’insegnante di scuola primaria e, da oggi, i miei alunni di classe quarta hanno iniziato insieme a me a scrivere un diario della loro vita al tempo del coronavirus. Resterà un segno indelebile di questa tragica pagina della storia del nostro Paese.
FRANCESCA RAMUNDO, SIENA
Io, cittadina vastese, da poche settimane mi sono trasferita per lavoro in quel di Siena e mi trovo a dover trascorrere qui questi giorni un po’ particolari. Per passare il tempo mi sono messa ai fornelli e ho preparato dei buonissimi pancakes!
Vi allego la ricetta facilissima per tutti i lettori: 200 g farina 00, 50 g zucchero, 1 uovo, 1 cucchiaino lievito in polvere per dolci, 250 ml Latte. Vi mando un abbraccio virtuale!
GIUSEPPINA SANTORO, SAN SALVO
Come quando ci sono i Mondiali, e per le strade non si vede nessuno.
Come quando il 15 di agosto sei l’unico ed essere a casa.
Come quando ti senti finalmente bene dopo 5 giorni a casa da lavoro per malattia.
Come quando ritorni da una vacanza e non vedi l’ora di abbracciare tua madre.
Come quando ti svegli da un incubo e capisci che va tutto bene.
Come quando fuori piove…
ROSANNA PRIORI, VASTO
In questo difficile momento la mia Scuola di Sartoria è diventata online. Il lavoro che c’è da fare è tantissimo, per seguire tutti e preparare tanti tutorial per la realizzazione dei capi, ma il grande apprezzamento da parte degli alunni mi spinge a fare sempre di più.