La festa della donna in Italia viene da sempre celebrata con il gesto simbolico di regalare un ramoscello di mimosa, tuttavia, dal 1946, primo anno in cui la ricorrenza è stata riconosciuta a livello nazionale, le cose sono cambiate. È infatti sicuramente un dato di fatto che non tutti apprezzino l’odore pungente emanato dai piccoli fiorellini gialli, né è scontato che venga apprezzato il fiore in sé e per sé. Quale può essere allora un’alternativa floreale ideale per celebrare le donne durante questa giornata? Siamo andati a parlarne da Sessantasette fiori, attività portata avanti da Patrizia Sacramone e sua figlia, Nunzia Di Tullio che, peraltro, festeggia il suo compleanno proprio l’8 marzo. Chi meglio di loro, allora, poteva consigliarci delle piante adatte a questo giorno speciale?
“La prima festa della donna viene festeggiata nel ’46, dopo la seconda guerra mondiale” ci spiega Nunzia, “in quegli anni fu fondato un movimento femminile chiamato l’UDI con a capo, appunto, tre donne che decisero di assumere la mimosa come simbolo del diritto femminile. La mimosa è infatti la prima pianta a fiorire in inverno ed è molto resistente al gelo, caratteristiche che ben si associavano alla forza delle donne in quegli anni”. Nonostante il forte valore simbolico associato alla mimosa che, comunque, resterà indiscutibilmente il fiore per eccellenza in questa giornata speciale, quali altre soluzioni floreali possono essere utilizzate?
“Restando a tema ‘giallo’, noi lavoriamo con tanti fiori diversi dalla mimosa, come ad esempio le Craspedie, fiori particolari e molto resistenti, o le composizioni ‘sushi’ in cui accostiamo diversi fiori in una sola composizione su spugna” ci racconta Patrizia “Resta comunque il fatto che la Festa della donna apre le porte alla primavera, quindi qualsiasi fiore di questo periodo è ideale come, per esempio, i fiori di pesco”.
E perché non pensare a dei fiori o piante che ricordino anche a livello visivo la delicatezza e armonia del corpo femminile? “Bisogna ricordare che i fiori sono ermafroditi ma, per esempio, l’anthurium potrebbe essere un bell’esempio di fiore che ricorda la figura e la delicatezza femminile, così come lo spartifillo, che richiama più o meno la stessa figura”.
Insomma, le ispirazioni per questo giorno dedicato interamente alle donne e alla loro forza sono tante, ma Patrizia e Nunzia ci fanno notare come in realtà l’acquisto di piante ‘non convenzionali’ rispetto alle feste tradizionali sia ormai un trend in crescita: “Anche a San Valentino non abbiamo lavorato molto con le solite rose rosse, le persone si sono in un certo senso ‘stancate’, cercavano bouquet oppure composizioni con diversi tipi di fiori”. E, forse, l’esempio di nuove abitudini che più ci piace sottolineare durante questa giornata è quello delle donne che comprano i fiori per sé stesse:“Sono tante, capita spesso qui da noi che le donne acquistino fiori per sé stesse, per rallegrarsi o semplicemente per avere del colore in più in casa”.
Inoltre, come continua a spiegarci Patrizia, non bisogna dimenticare, soprattutto in quest’occasione, che “il fiore è la bellezza, come ogni bellezza è destinato a sfiorire, ma in ogni caso non bisogna buttare mai niente, un mazzo di fiori può essere essiccato e avere una nuova vita nelle nostre case”.