Quelle celebrate oggi in tante chiese – con le prescrizioni del caso – resteranno le ultime messe pubbliche fino al prossimo 3 aprile. La Cei – Conferenza Episcopale Italiana – in serata ha infatti diramato una nota in cui prende atto dei provvedimenti previsti dal Dpcm 8 marzo 2020 che “sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.
Per i vescovi italiani “l’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le cerimonie religiose. Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”.
Anche monsignor Bruno Forte, presidente della Ceam (Conferenza episcopale Abruzzo e Molise) ha richiamato il documento della Cei, aggiungendo che “i sacerdoti naturalmente continueranno a celebrare la Santa Messa in maniera riservata. Nel caso delle esequie non possiamo privare del conforto della preghiera almeno al Cimitero e per i parenti più stretti, evitando ogni altra partecipazione”.