Dopo vent’anni di attesa, i tempi si allungano ancora. Non c’è accordo sulla variante Vasto-San Salvo alla statale 16. La conferenza di servizi sarà un tentativo di mettere d’accordo Comuni e Anas. Ma non c’è neanche una data di convocazione. Gli 87 milioni necessari ci sono, ma rischiano di essere dirottati altrove, se non si trova un’intesa sul tracciato che ha futura circonvallazione dovrà seguire.
A Vasto il mondo politico è stato unanime nel dire “no” in Consiglio comunale al viadotto progettato dall’Anas: amministrazione comunale di centrosinistra, opposizioni di centrodestra e Cinque Stelle si oppongono alla costruzione di un ponte che deturperebbe il paesaggio di Vasto Marina e, di fatto, sposterebbe smog e rumori di poche centinaia di metri, portandoli al di sotto del centro storico e della balconata orientale. San Salvo accetta la sua parte di progetto, apre a possibili modifiche sul tratto vastese, ma chiede di fare presto, come ha detto più volte la sindada, Tiziana Magnacca, per evitare di perdere il finanziamento atteso da due decenni.
L’Anas ha elaborato un progetto alternativo: niente viadotto, ma una strada a raso e una rotatoria all’incrocio con la provinciale Istonia, la strada che collega Vasto città a Vasto Marina. Ecco dove passerebbe la variante:
Ma al Comune di Vasto non piace neanche questa ipotesi perché, a detta del vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Giuseppe Forte, non si risolverebbe il problema inquinamento e la nuova carreggiata passerebbe su terreni classificati come zone rosse, quindi ad elevato rischio smottamenti. Non sarà facile trovare un accordo.