Dal 2021, nello stabilimento Sevel di Atessa si inizieranno a produrre i nuovi Ducato interamente elettrici. A dirlo sono stati ieri i rappresentanti della Fim Cisl, Raffaele Apetino, responsabile nazionale settore automotive e Amedeo Nanni, Fim Cisl Abruzzo.
“Avremmo voluto tenere un’assemblea in fabbrica per parlare del premio produzione, dei possibili problemi legati al coronavirus ed al futuro dell’azienda, – dice Nanni – ma per le disposizioni precauzionali, dovute proprio al rischio contagio, non è stato possibile organizzarla, ma non potevamo tenere queste informazioni per noi”.
“Per quanto riguarda il coronavirus, intanto, la situazione al momento sembra essere sotto controllo. – rassicura Apetino – C’è qualche azienda in Lombardia, nella zona rossa, costretta alla chiusura ma se l’emergenza non proseguirà, non ci sono rischi di fermo produttivo anche qui”.
E per i vertici di Fim – Cisl, anche le prospettive future non sono negative, anzi. “Qualche giorno c’è stato un incontro a Pomigliano d’Arco in cui sono state tracciate tutte le linee per il futuro del gruppo FCA. – spiega Raffaele Apetino – In Italia tutti i piani saranno rispettato, compreso l’investimento di 5 miliardi di euro che, tra l’altro, prevede l’inserimento di 13 nuovi modelli, tra cui la produzione del Ducato elettrico ad Atessa”. [mar_dx]
E così si confermerebbe, anche per il futuro, un punto strategico per la produzione FCA lo stabilimento Sevel in Val di Sangro. “Intanto i lavoratori troveranno di media 1.340 euro in busta paga come premio produzione ma – dice ancora il rappresentante nazionale Fim Cisl – ci stiamo muovendo affinché alla Sevel venga riconosciuta una specificità che possa dare degli incentivi extra ai lavoratori dello stabilimento abruzzesi”.