Quattro doghi argentini morti, uno in gravi condizioni dal veterinario, cinque feriti ma salvi. È il tragico bilancio del rogo che stamattina a San Salvo ha distrutto una roulotte e l’area-rifugio che ospitava 10 cani di proprietà di Guglielmo Turchi in contrada “Bosco Motticce”.
L’uomo, un anno fa, ha comprato e allestito il terreno con box, ripari e un’area interna dove gli animali erano liberi di scorrazzare. Al suo arrivo stamattina, intorno alle 9, la terribile scoperta: l’area è andata a fuoco non lasciando scampo a quattro dei suoi cani (tra i quali una femmina), una roulotte dove occasionalmente Turchi si fermava a dormire è andata completamente distrutta. Il fuoco si è propagato divorando gran parte dell’isolamento esterno fatto di balle di fieno per riparare gli animali e bruciando gli alberi all’interno.
[ant_dx]Sul posto sono intervenuti i carabinieri di San Salvo che hanno effettuato i primi rilievi. Le forze dell’ordine stanno valutando gli elementi a loro disposizione e attualmente non si pronunciano.
Turchi però non ha dubbi, per lui si tratta di un’intimidazione, l’ennesima. Gli è stata bruciata un’automobile nell’aprile 2017 sotto la propria abitazione in via Fontana Vecchia a San Salvo [LEGGI] e un anno dopo gli furono avvelenati i cani che teneva nella propria abitazione; di questi, uno morì.
Oggi, in lacrime mentre la figlia lo aggiorna sulle condizioni disperate del cane portato al veterinario, non si dà pace, “Ce l’hanno con me – spiega l’uomo a zonalocale.it – perché ho i cani a casa, dicono che arrecano disturbo, sono state promosse anche raccolte firme; l’amministrazione comunale non ha stemperato i toni e non ha saputo dare risposte efficaci. La Asl è venuta più volte così come i carabinieri forestali a controllare certificando che erano tenuti secondo le regole. Per questo motivo, un anno fa, ho deciso di prendere un appezzamento e spostarli qui e invece ecco come mi hanno colpito”.
Nella propria abitazione, Turchi ha altri tre cani, “Io non faccio l’allevatore, vivo solo e questi animali sono unicamente da affezione. Ogni tanto mi fermavo a dormire nella roulotte, se lo avessi fatto ieri notte, oggi non sarei qui. Con petizioni e raccolte firme è stato fomentato un clima di odio nei miei confronti”.