Il sindacato dei medici di medicina generale boccia la proposta di annettere all’Abruzzo quattro Comuni molisani.
Nasce dal malcontento per i tagli alla sanità del Basso Molise la proposta del Comitato San Timoteo, che sta raccogliendo le firme per chiedere un referendum sulla secessione dei quattro centri costieri molisani: Termoli, Montenero di Bisaccia, Petacciato e Campomarino.
Nei giorni scorsi il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha rilanciato proponendo invece un accordo di confine per costruire “un unico ospedale Vasto-San Salvo-Termoli da 500 posti” e un sistema turistico che comprenda la riviera meridionale dell’Abruzzo e la costa del Molise [LEGGI]. Ieri il Comitato ha replicato rilanciando i propositi separatisti, ma anche aprendo al confronto su una “federazione di Regioni” che riguardi non solo sanità e turismo, ma anche molti altri settori [LEGGI].
Nel dibattito si inserisce la Fimmg, federazione italiana medici di medicina generale, che boccia l’ipotesi di distacco: “Quello del sindaco di Vasto se si vuole è un progetto/auspicio razionale e ben strutturato. Ha una sua logica. Ma questo è quello che chiedono e vogliono i comitati promotori dell’annessione all’Abruzzo del Basso Molise? Diventare abruzzesi per chiudere l’ospedale San Timoteo e fare l’ospedale unico con Vasto?”, domanda il dottor Giancarlo Totaro della Fimmg-118.
“L’ospedale unico, tra l’altro, sarebbe la fine non solo dell’ospedale di Termoli ma anche del Distretto sanitario di base di Termoli e di molti dei suoi attuali servizi soprattutto nei paesi più piccoli. Dichiarazioni, quelle del sindaco di Vasto – afferma Totaro – assolutamente razionali e prevedibili, soprattutto se inserite in un contesto di ristrutturazione ed accorpamenti che sono già in corso tra gli ospedali della provincia di Chieti, dove stanno accorpando, per cominciare, le direzioni sanitarie, i laboratori analisi, l’anatomia patologica ed i centri trasfusionali. E’ sorprendente – commenta il rappresentante della Fimmg-118 – che si possa veramente ed ingenuamente immaginare la salvezza dell’ospedale di Termoli con il passaggio all’amministrazione abruzzese del Basso Molise. Con l’annessione all’Abruzzo l’ospedale San Timoteo ed i servizi distrettuali sarebbero fortemente ridimensionati se non probabilmente addirittura soppressi e a rimetterci non sarebbe solo l’ospedale di Termoli, ma ancor più i cittadini dei comuni più piccoli che vedrebbero soppressi anche molti servizi territoriali attualmente presenti”. sostiene Totaro, secondo cui il percorso referendario sarebbe “inutile e dannoso”.