Ora è chiusa. Non solo abbandonata, dissestata e invasa da vegetazione e rifiuti, ma anche interdetta al traffico. L’ordinanza numero 84, firmata dal vicesindaco di Vasto, Giuseppe Forte, sancisce il declino della pista ciclabile di Vallone Lebba, un’opera pubblica costruita nel 2007, costata 720mila euro e divenuta quasi subito inservibile, con conseguente scaricabarile di competenze tra Comune e Consorzio di bonifica.
L’amministrazione di centrosinistra ha sempre addossato al Consorzio le responsabilità della mancata manutenzione del torrente sulla cui sponda destra si snoda la ciclovia. Lo ha fatto anche nel Consiglio comunale della scorsa settimana, in municipio è arrivato il blitz dei finanzieri [LEGGI] del Comando provinciale di Chieti, che hanno acquisito i documenti necessari ad avviare un’inchiesta. Nel 2016 era stata la Corte dei Conti a chiedere al Comune chiarimenti sul corretto utilizzo del denaro pubblico destinato al percorso ciclopedonale.
L’opposizione attacca. Per Fratelli d’Italia, sono strascorsi “dieci anni di incuria, di abbandono e di indifferenza da parte delle Giunte Lapenna prima e Menna. La polizia locale e l’Ufficio servizi hanno accertato, negli ultimi mesi, il pessimo stato dei luoghi”, sottolinea il consigliere comunale Vincenzo Suriani, che ha presentato in municipio una richiesta di accesso agli atti Con questa ordinanza, di cui siamo sinceramente dispiaciuti perché avremmo preferito che la pista abbandonata fosse bonificata e rimessa in condizioni di essere fruita, cala il sipario sulle ambizioni ambientaliste, verdi e a favore della mobilità sostenibile di questa Giunta ferma e parolaia”, polemizza Suriani.
“Si tratta – ha precisato il sindaco, Francesco Menna – di finanziamenti del Patto Trigno-Sinello e non di fondi del bilancio comunale. Erano soldi che avremmo perso, se l’amministrazione comunale non li avesse sfruttati per fare la pista ciclabile. Per questo, bisogna ringraziare il mio predecessore, Luciano Lapenna, che concepì le piste ciclabili di Lebba e Vasto Marina e diede impulso alla realizzazione della Via Verde della Costa dei Trabocchi. Il torrente Lebba è del Consorzio di bonifica che, in questi anni, è stato latitante, perciò ho chiesto un incontro al nuovo commissario straordinario per valutare l’intervento da compiere, che dovrà essere a carico del Consorzio”.