Questo è l’anno decisivo per il futuro dei Tribunali abruzzesi a rischio chiusura. Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona rimarranno aperti grazie all’ennesima proroga, stavolta fino al 2022.
Negli ambienti forensi, però, è diffusa la convinzione che questo sia l’ultimo rinvio della tagliola della riforma. Le decisioni definitive arriveranno verosimilmente entro fine anno: “È una questione di tempi tecnici”, spiega Vittorio Melone, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto. “Entro la primavera del 2021, infatti, le Procure dovranno sapere in quale sede giudiziaria fissare i processi del 2022”.
Intanto i quattro Tribunali allungheranno di un altro anno la loro vita: “Il decreto Milleproroghe – dice Melone – è stato votato alla Camera, ora attendiamo il voto del Senato e confidiamo che l’intergruppo parlamentare sulla geografia giudiziaria inizi proprio dall’Abruzzo il suo giro di visite in tutte le realtà . Del resto, i palazzi di giustizia di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona sono gli unici a essere ancora in attività dopo la riforma”, che ha sforbiciato 31 Tribunali subprovinciali in tutto lo stivale. “Le visite dell’intergruppo sarebbero già dovute iniziare, ma prima le elezioni regionali, ora il coronavirus ne hanno rallentato l’avvio”.
Intanto il mese di febbraio porta altri due impiegati al palazzo di giustizia di Vasto. Si aggiungono ai cinque arrivati lo scorso anno per scongiurare un’emergenza che rischiava di paralizzare l’attività giudiziaria. Un cambio nell’organico dei magistrati: il giudice Italo Radoccia approderà nelle prossime settimane al Tribunale dei Minori dell’Aquila. Al suo posto, a settembre, arriverà un magistrato di prima nomina. “Qui – sottolinea Melone – non c’è assolutamente aria di smobilitazione”.