Sono simboli di un territorio, pietre che raccontano la storia ma parlano al presente. Beni da tutelare e valorizzare perchè continuino ad essere nel tempo punti di attrazione e sviluppo culturale. Castelli e palazzi che si stagliano imponenti sui colli nei paesi dell’entroterra o che impreziosiscono strade e piazze dei centri più grandi. Iniziamo oggi un viagio, tra passato, presente e futuro, alla scoperta di castelli palazzi che sono beni preziosi della terra d’Abruzzo. Ne racconteremo la storia, il presente – a volte segnato dalle difficoltà per la loro cura – e il futuro. Oggi siamo a Fossacesia.
Sorto nel 1835, fuori dalla originaria cinta urbana del paese, oggi si trova in pieno centro, come a voler controllare la città e ciò che accade nel suo cuore pulsante. È Palazzo Mayer.
Il passato. Edificato da Michelangelo Mayer, membro della famiglia di origine austriaca stabilitasi a Fossacesia già alla metà del diciottesimo secolo.
Il palazzo presenta la consueta tipologia della residenza gentilizia di città. Vaste dimensioni, edificato a pianta rettangolare su tre livelli, con vari ambienti al piano terra adibiti a magazzini e numerosi altri al primo e secondo piano, riservati a residenza della numerosa famiglia. La parte superiore del fronte principale si divide in sette parti, quella laterale in tre. Dalla cornice marcapiano si dipartono, sul fronte, slanciate lesene sormontate da capitelli compositi in pietra. I balconi, sormontati da timpani triangolari poggiano su mensole a volute in pietra, sono sostenuti ciascuno da tre elaborate mensole sempre in pietra, decorate da volute vegetali e da figure antropomorfe. Sette i portoni, ognuno per ogni discendente della famiglia.
Il viaggio all’interno di Palazzo Mayer è un viaggio trasognante in cui sembra quasi di attraversare i secoli a ritroso tra immagini di guerra, antichi boudoir, foto di matrimoni di inizio ‘900 e cucine con gli utensili d’epoca.
Il presente. Palazzo Mayer resta di proprietà privata e ospita anche un b&b ma, nel settembre 2018, il consiglio comunale di Fossacesia ha deliberato all’unanimità l’acquisizione di una parte del palazzo, donata alla città dagli eredi della famiglia Mayer, Lorenzo Micaela Pantano e Pietro De Laurentiis. L’amministrazione ha disposizione 10 locali dell’edificio e per la sua ristrutturazione il consiglio ha deciso di privilegiare interventi in partenariato pubblico e privato. [mar_dx]
Il futuro. L’amministrazione ha deciso di favorire progetti per l’utilizzo di alcuni spazi per ospitare attività ristoratrice e ricettive, altri per finalità socio-culturali o istituzionali. Altre ambizioni future? Utilizzare sempre più il bene architettonico in una visione di sviluppo economico-culturale che, posto al centro di un recupero integrato, potrebbe diventare buona prassi per il recupero di analoghi manufatti di cui il territorio è ricco.
LE PUNTATE PRECEDENTI
Il castello di Palmoli
Il castello di Roccascalegna
Le Torri Montanare di Lanciano
Palazzo Furii a Casalbordino
Palazzo Marcantonio a Mozzagrogna
Palazzo Procaccini a Casalanguida