Ci sarà bisogno di un perito che unisca e sincronizzi le tracce audio e video delle intercettazioni ambientali fatte nella scuola dell’Infanzia di via Verdi di San Salvo. È quanto stabilito nell’udienza di ieri dal gup del tribunale di Vasto Fabrizio Pasquale nel caso della maestra accusata di maltrattamenti su minori.
Il caso è venuto alla luce un anno fa dopo le registrazioni di ciò che accadeva in aula fatte dai carabinieri della locale stazione: 15 gli episodi contestati all’insegnante [LEGGI]. Il materiale, però, è di difficile consultazione perché audio e video non sono sincronizzati, così è stata accolta la richiesta del pm Giampiero Di Florio di procedere a una consulenza informatica per unire le due tracce. In precedenza la questione era stata sollevata dal legale dell’insegnante, Alessandra Cappa che aveva contestato la validità delle prove.
[ant_dx]Nell’udienza preliminare di ottobre era stata accolta la richiesta dei genitori dei bambini vittime dei presunti maltrattamenti (le famiglie sono rappresentate dai legali Antonello Cerella, Clementina De Virgiliis, Claudia D’Alò e Giampaolo Di Marco) di chiamare il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca scientifica a rispondere come responsabile civile perché datore di lavoro della maestra in caso venga riconosciuto loro un risarcimento.
Il 19 marzo ci sarà il conferimento dell’incarico, quindi, al perito informatico individuato (Daniele Cianci di Teramo).