Il giudice del tribunale di Vasto Italo Radoccia ha accolto la richiesta di dissequestro della discarica della Cupello Ambiente nota anche come “terza vasca a servizio del Civeta”. L’istanza è stata presentata dal legale della ditta, Leonardo Follieri del Foro di Foggia.
Radoccia ha accolto la richiesta – sulla quale il procuratore Giampiero Di Florio aveva espresso la propria contarietà – ritenendo che “allo stato, sia per l’avvenuta esecuzione di opere riparatorie concordate con la Regione Abruzzo e l’Arta, sia per il tempo trascorso, appaiono cessate le esigenze cautelari” e che “non sussiste più il pericolo di inquinamento probatorio per via dell’ultimazione delle indagini tecniche svolte dai consulenti della Procura”.
I sigilli alla discarica erano stati apposti il 20 marzo 2019 dai Noe di Pescara nell’ambito dell’inchiesta coordinata da Di Florio che ha portato a quattro indagati: Franco Gerardini (all’epoca commissario del consorzio Civeta), Luigi Sammartino (Civeta), Fulvio De Lucchi (Civeta) e Michele Silvestri (Cupello Ambiente). Le indagini ruotano intorno all’arrivo di rifiuti extraconsortili (soprattutto da altre regioni), eventualtà che non sarebbe contemplata dalle autorizzazioni [LEGGI].
[ant_dx]Il sito è stato interessato da cinque incendi in due anni, l’ultimo dei quali nell’ottobre scorso [LEGGI] che ha suscitato preoccupazione in tutto il territorio e ha dato vita a due assemblee pubbliche nelle quali sono emerse numerose criticità: una grande frana su uno dei versanti dell’invaso, la lacerazione della guaina protettiva, la difformità del progetto iniziale ecc. Tali problemi avevano portato il Civeta a chiedere la revoca della concessione della terza vasca alla Cupello [LEGGI].