“Oggi Marsilio, per lanciare la campagna elettorale del centrodestra a Vasto, ha usato il metodo più comune a questa Giunta: vendere il nulla progettuale e i fondi di altri. Una presa in giro, e siamo solo all’inizio”. L’attacco è di Silvio Paolucci, consigliere regionale del Pd ed ex assessore alla Sanità della Giunta di centrosinistra che ha governato l’Abruzzo dal giugno 2014 al febbraio 2019.
“Il governo regionale Pd, a guida D’Alfonso, ha preparato le progettualità su ferro in quanto i fondi Cipe per la mobilità vietavano l’utilizzo di quei fondi per altri scopi”, rivendica Paolucci. “Il governo Nazionale e il Ministro De Micheli, del Pd, ha permesso di rimodulare quelle risorse sui porti. La Regione ha pensato di mettere 11 milioni sulla campagna elettorale di Vasto, inutili a fronte dei 150 necessari per realizzare ciò che hanno detto, e che saranno fruibili tra mesi e mesi. Peraltro non utili a fare opere autonome ma propedeutiche ad altre, per cui oggi hanno zero euro e zero idee. Un bluff, coi soldi trovati dal Pd regionale, stanziati dal Pd nazionale di qualche anno fa e rimodulati dal Pd nazionale attuale. Sensato, per il bene del porto di Vasto, sarebbe impegnarsi a reperire 30 milioni per il porto regionale per accompagnare la ferrovia e l’ultimo miglio. L’allungamento del molo di sopraflutto è risibile. La Regione si impegni altresì a reperire le somme necessarie. Ricordiamo inoltre che mentre la Regione presenta l’ipotesi di ampliamento della banchina di levante, il Comune di Vasto va a gara per la realizzazione di un intervento da 750mila euro, frutto di un ricorso vinto al Consiglio di Stato proprio contro la Regione. Vasto – sostiene Paolucci – può dire grazie al Pd e al centrosinistra e raccogliere la pessima figura della destra in questo avvio di propagazione di false notizie ai cittadini”.
Smargiassi (M5S): “Solo briciole” – “I 12 milioni di euro annunciati dagli esponenti della Giunta e della maggioranza per il rilancio del porto di Vasto sono una cifra totalmente irrilevante”. Il giudizio è di Pietro Smargiassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. “Solo per il prolungamento della diga foranea, la prima opera necessaria in fase di avviamento di progetto, servono oltre 50 milioni euro. Per saperlo sarebbe bastata una telefonata agli uffici competenti di Regione Abruzzo, presenti con me all’ultimo tavolo ministeriale sul tema. Di fronte alle vere esigenze del nostro territorio, ancora una volta, il centro destra in Regione risponde con la solita propaganda, provando a nascondere una verità che dovrebbe essere nota a chiunque conosca il problema”.
“Il costo finale per portare l’ampliamento a termine è stimato sui 160 milioni di euro. Le opere elencate da Marsilio e i suoi in conferenza stampa sono necessarie, ma si sono dimenticati di spiegare che 12 milioni non bastano, di fatto, neanche per iniziare a dare un futuro concreto al porto”, sostiene Smargiassi. “Per questo i toni trionfalistici che ho ascoltato sono totalmente immotivati. Viene da pensare, piuttosto, che annunci come questo abbiano il primario obiettivo di soddisfare gli appetiti politici di Etel Sigismondi, probabilmente lanciato verso la candidatura a sindaco di Vasto alle prossime elezioni amministrative”.
“Vista la rilevanza che è stata data all’evento, presentato come un punto di svolta per la storia del porto di Vasto, non capisco perché non siano stati invitati tutti i Consiglieri regionali del territorio, me compreso. Avrei avuto il piacere di raccontare di persona come stanno le cose, cioè che la somma di 12 milioni di euro rappresenta niente più che briciole per gli obiettivi sbandierati davanti alle telecamere”.