Centro trasfusionale e laboratorio analisi da Vasto a Chieti. A denunciarlo è il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi oggi in visita nella struttura sanitaria vastese.
“Lo avevamo detto in sessione di bilancio che lo spostamento del centro trasfusionale e del laboratorio analisi da Vasto a Chieti avrebbe dato un altro duro colpo al sistema sanitario, già sofferente, del nostro territorio. Nonostante i nostri avvisi, il direttore generale della Asl Thomas Schael porta avanti la sua politica di tagli ai servizi iniziata dal suo primo giorno di lavoro”.
La polemica sui centri trasfusionali nelle scorse settimane ha riguardato anche Lanciano e l’allarme su quello vastese era stato lanciato anche dal sindaco Francesco Menna che a dicembre spiegava che i prelievi sarebbero stati effettuati al “San Pio” e trasferiti a Chieti [LEGGI].
[ant_dx]”Solamente una persona che non conosce o, ancora peggio, non tiene in considerazione la morfologia di un territorio e le esigenze di chi lo abita poteva prendere una decisione come questa – dice Smargiassi – Trasportare il sangue in lungo e in largo sulla A14 è una follia, sia per la sicurezza relativa ai campioni e alle sacche di sangue, sia perché il centro di Chieti dovrà soddisfare le richieste di quattro ospedali rischiando un ingolfamento dei laboratori e rallentando, probabilmente, i tempi per le risposte di tanti esami. Pensiamo, inoltre, ad un paziente operato a Vasto, avere il centro trasfusionale e il laboratorio a Chieti potrebbe compromettere anche la buona riuscita dell’intervento, soprattutto se sopraggiungono delle criticità”.
“È solo l’ultimo esempio di ciò che non funziona nella Asl 2. A mio avviso, i primi cinque mesi di gestione del neodirettore Schael sono da ritenere pessimi. Mi auguro che nei prossimi mesi si veda il famoso cambio di passo tanto annunciato e mai avverato, altrimenti non posso che sperare che le voci, riportate dagli organi di stampa, di un avvicinamento di Schael alla Asl del Molise siano veritiere. Credo che nessun cittadino del nostro territorio rimpiangerà il lavoro svolto fino a questo momento, perciò se vuole lasciare l’Abruzzo vada tranquillamente, possiamo solo essere preoccupati per i molisani”.