La vicenda dei poli scolastici nella vallata del Trigno rischia di finire a carte bollate. Il Comune di Celenza sul Trigno ha infatti nominato un avvocato, Arnaldo Tascione, per “la tutela dei diritti e interessi del Comune in via stragiudiziale”.
Il Comune su citato è l’ente capofila nel progetto di un polo scolastico in località “Chiancata” per 305 alunni (più un altro 30% per eventuali altri Comuni aderenti) finanziato con 4.573.572 euro dall’Inail. Inizialmente, la coordata di Comuni era composta inizialmente da Celenza sul Trigno, Torrebruna, Carunchio, Palmoli, Tufillo e San Giovanni Lipioni. Quest’ultimo, a fine novembre, ha abbandonato la nave con la motivazione dell’assenza di bambini in età scolastica per giustificare le spese di partecipazione al progetto [LEGGI]. Negli altri, dove sono ancora aperte, le scuole chiuderanno e gli studenti frequenteranno il polo (sempre se si arriverà alla sua realizzazione).
[ant_dx]L’abbandono di San Giovanni Lipioni è un campanello d’allarme che si aggiunge all’altro di ben altra consistenza, il Comune di Palmoli infatti non ha mai rinunciato al progetto di una nuova scuola da edificare in località “Fonte la casa”: un intervento da 3.850.000 euro dalla Regione per sostituire l’attuale plesso all’interno del centro abitato con una capienza di 104 alunni. Per questo progetto, si legge nella deliberazione della giunta comunale di Celenza sul Trigno “che il sindaco di Palmoli, ottenuto il finanziamento ha proceduto alla relativa gara e affidamento dei lavori seppure in via provvisoria“.
Se oggi il numero di 305 alunni per il polo di Celenza sembra irrealistico considerando lo spopolamento dei paesi in atto, è ancora più chiaro che l’eventuale realizzazione della struttura di “Fonte la casa” impedirebbe la concretizzazione dell’altro progetto.
“È una situazione ingarbugliata – ammette a zonalocale.it il sindaco di Celenza sul Trigno, Walter Di Laudo – Abbiamo nominato un avvocato per tutelare i nostri interessi. È chiaro che se si fa la nuova scuola di Palmoli non si potrebbe realizzare polo sul quale tutti i comuni erano d’accordo”.
Il Miur, intanto, ha chiesto spiegazioni alla Regione, ma, stando a quanto si legge nella stessa delibera del 10 febbraio, non sarebbero arrivate risposte.
In queste ore l’assessore all’Istruzione della Regione Abruzzo, Piero Fioretti, è atteso a Celenza per un incontro con tutti i sindaci che si preannuncia ad alta temperatura.