La pista ciclabile di Vallone Lebba va chiusa “per ragioni di pubblica incolumità, nonché per ragioni di sicurezza della circolazione”. Lo dice la relazione della polizia locale, diffusa da Carlo Centorami, presidente dell’associazione Vasto libera, che da tempo chiede la sistemazione del percorso naturalistico costato oltre 700mila euro e abbandonato da anni.
Ieri la discussione in Consiglio comunale dove, secondo Centorami, “non si è mai affrontato il reale argomento tecnico-legale” e “il dibattito è scivolato nel generico con riferimenti anche alle opere future. Purevidenziando prepotentemente l’abbandono e la presenza di discariche in loco, prendendone atto, l’interrogativo se la zona deputata lungo il torrente Lebba è effettivamente ancora una pista ciclabile e se i luoghi denominati come pista ciclabile siano ancora idonei allo scopo originario e ne abbiano tutti i requisiti di legge non sono stati affatto affrontati”.
Centorami chiede agli amministratori comunali se conoscono effettivamente il problema e cita un recente documento, datato 28 dicembre 2019, della polizia locale: “Relazione di servizio-accertamento percorso ciclabile Vallone Lebba, tratto compreso tra via Maddalena e via San Leonardo”, firmata da un ufficiale e due agenti del Comando di piazza Rossetti. “Questa relazione è stata emanata in risposta alle mie reiterate richieste indirizzare alla polizia locale di Vasto”, scrive Centorami in un comunicato.
Nell’atto si legge che, in base a quanto accertato e documentato con 18 foto e il video registrato con l’utilizzo di un drone, “si impone la necessità di effettuare un ulteriore sopralluogo tecnico da parte degli uffici tecnici comunali preposti, ma nel contempo si richiede l’emissione di un’ordinanza di chiusura del percorso ciclabile per ragioni di pubblica incolumità, nonché per ragioni di sicurezza della circolazione, e si richiede di operare, previa ricognizione in loco e preventiva classificazione e catalogazione dei rifiuti, un’opera di bonifica dei depisiti rinvenuti”.
Il presidente di Vasto libera chiede al sindaco, Francesco Menna, agli assessori e ai dirigenti comunali “se sono a conoscenza di questo documento” e “quali saranno, di conseguenza, i provvedimenti che vorranno adottare in merito”.
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