Secondo Angela Pennetta, il rischio è l’effetto domino “a causa di questo inaccettabile lassismo che potrebbe riverberarsi anche sui terzi, cioè tutti i fornitori delle stesse strutture sanitarie”. La presidente del comitato civico L’Arcobaleno chiede una mobilitazione generale a favore dei lavoratori della Fondazione Mileno di Vasto, che si sono visti dimezzare gli stipendi, e delle altre strutture della sanità privata abruzzese: “Assolutamente inaccettabile l’immobilismo della Regione Abruzzo”, scrive la battagliera avvocata vastese in un comunicato stampa. “Ad oggi, 12 febbraio 2020, non sono stati firmati i contratti con le strutture sanitarie private né definiti i budget per l’anno in corso. Da ciò ovviamente è dipeso il gravissimo dimezzamento degli stipendi dei dipendenti delle Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto ai quali va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno in termini di lotta per il riconoscimento del loro sacrosanto diritto. Ci chiediamo: se lo stesso trattamento venisse riservato al presidente della Regione Abruzzo, all’assessore della sanità e al direttore generale, cosa farebbero?”
“Il problema vergognoso che si è venuto a creare – afferma Angela Pennetta – riguarda tutte le strutture private abruzzesi che difficilmente riusciranno nei prossimi mesi a pagare gli stipendi dei loro dipendenti.
Il fatto è allarmante, perché ci potrebbe essere un effetto domino a causa di questo inaccettabile lassismo che potrebbe riverberarsi anche sui terzi e cioè tutti i fornitori delle stesse strutture sanitarie.
Le strutture private, con enorme difficoltà, ad oggi continuano ad erogare le loro prestazioni, ma ovviamente il protrarsi di questa situazione potrebbe anche comportare lo stop ad esse con conseguenze deleterie sulle fasce più deboli della società. Tutti i sindaci della Regione dovrebbero mobilitarsi per richiedere a gran voce la definizione immediata della situazione al presidente della Regione, all’assessore alla Sanità e, per il Chietino, al direttore generale della Asl”.
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