Accelerare. Stilare un programma di fine mandato, “quattro-cinque obiettivi da raggiungere da qui al 2021”. Simone Lembo spiega perché non ha votato per Elio Baccalà, eletto stamattina presidente del Consiglio comunale di Vasto dopo le dimissioni rassegnateil 29 gennaio da Mauro Del Piano.
Tre voti in meno. Dall’urna sono scaturite 12 schede per Baccalà su 15 consiglieri di maggioranza presenti (assente nel centrosinistra il solo Marco Marchesani per motivi di lavoro). Lembo non può essere considerato un franco tiratore, perché è lui stesso a rendere pubblica la sua scelta contraria alle indicazioni del suo partito, il Pd. Lo fa quando ormai il voto è già chiuso e la seduta sta andando avanti: “Le faccio i miei auguri, ma confermo per onestà intellettuale di non averla votata perché in questo momento le mie priorità sono altre”.
Poi spiega a Zonalocale: “Elio lo sapeva, glielo avevo già comunicato. È la persona giusta per svolgere il ruolo di presidente del Consiglio comunale. La questione, però, è un’altra: a un anno e pochi mesi dalla fine del quinquennio, la priorità non è cambiare il presidente, ma fissare gli obiettivi da qui alla fine della consiliatura. Non pensare alle postazioni, ma fare un programma di fine mandato individuando gli obiettivi da raggiungere da qui alla fine del quinquennio. Dobbiamo applicare gli strumenti urbanistici riguardanti Sito d’interesse comunitario, Piano spiaggia, trabocchi, ma anche completare l’isola ecologica con annesso centro del riuso, accelerare sul bando relativo ai campi sportivi del Parco Muro delle Lame e la pista di atletica. Inoltre, lavorare sulla programmazione turistica, dal Siren Festival allo sviluppo della Costa dei Trabocchi e della Via Verde. Infine, lavorare a una coalizione che possa confermare Francesco Menna sindaco”.