“Questa mattina, insieme al presidente del consiglio comunale Leo Marongiu, ho portato la solidarietà del Comune di Lanciano e della Provincia di Chieti ai lavoratori della Faist, la maggior parte donne, che hanno dovuto assistere impotenti alla chiusura immotivata dello stabilimento di Lanciano con un blitz notturno della proprietà che ha svuotato dei macchinari i capannoni”. A dirlo è Mario Pupillo, arrivato stamattina nella zona industriale di Cerratina a seguito della repentina chiusura della Faist.
“Ritengo questa condotta assolutamente irrispettosa delle norme, delle leggi e delle procedure sindacali che prevedono prima di qualsiasi delocalizzazione o chiusura dello stabilimento un confronto di almeno 45 giorni, per poi istituzionalizzare la crisi nelle sedi competenti. Si tratta di un inedito grave e pericoloso che danneggia i lavoratori in primis e l’intero comprensorio frentano, – afferma Pupillo – cancellando con un colpo di spugna diritti e procedure sindacali senza tenere conto delle persone che in quello stabilimento hanno dato lavoro e passione. Quanto accaduto è insostenibile, cancella in una notte le conquiste sindacali a tutela dei diritti dei lavoratori e del lavoro, diritti inalienabili sanciti nella Costituzione. Saremo in prima [mar_dx] linea – conclude – al fianco dei lavoratori e dei sindacati per capire le modalità di quanto accaduto e contrastare queste azioni piratesche nei tavoli istituzionali regionali e nazionali, oltre che nelle sedi competenti della magistratura”.