C’è una dottoressa di Vasto nell’equipe che a Parma ha eseguito un complicato intervento su una bimba nata senza l’emidiaframma sinistro. È Fabiana De Girolamo, chirurga neonatale all’ospedale Maggiore della città emiliana.
“Una malformazione congenita diagnosticata in epoca pre-natale con l’ecografia dai ginecologi dell’ospedale Maggiore e confermata dai chirurghi pediatri: la prima figlia di una giovane coppia stava crescendo nel grembo materno senza l’emidiaframma sinistro, anomalia congenita conosciuta, ma relativamente rara (alcuni casi per anno in ogni Centro di Chirurgia Pediatrica) nota come ernia diaframmatica”, spiega l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
“In questi casi – aggiunge Emilio Casolari, direttore della chirurgia pediatrica – parte del diaframma, muscolo che divide il torace dall’addome, non si è formato così che i visceri normalmente presenti in addome possono risalire in torace, impedendo l’espansione del polmone omolaterale. Con una valutazione prenatale, confermata anche presso un altro Centro di riferimento che faceva porre una prognosi riservata a causa dell’ampiezza del difetto diaframmatico e dello scarso accrescimento del feto. In pratica il feto stesso era a rischio nel grembo materno e, ancora di più, lo sarebbe stato dopo la nascita”. Con lui hanno lavorato i chirurghi pediatrici Fabiana De Girolamo e Alberto Attilio Scarpa, gli anestesisti Ilaria Rossi e Luciano Bortone del 1° Servizio di anestesia e i nenonatologi Maria Corradi ed Enzo Romanini, col supporto degli infermieri del comparto operatorio della Chirurgia Pediatrica e della Neonatologia.
“Immediata – fa sapere l’azienda sanitaria – la presa in carico del caso da parte di un’équipe multidisciplinare composta da ginecologi, chirurghi pediatri, neonatologi e anestesisti dell’ospedale dei bambini di Parma: programmazione del parto, dell’assistenza post-natale in Terapia intensiva neonatale e dell’intervento chirurgico. Alla nascita la piccola (1,4 Kg di peso) è stata subito assistita dai medici della Neonatologia, diretta da Serafina Perrone, per correggere lo stato di insufficienza respiratoria (il polmone sinistro era infatti compresso dai visceri addominali erniati in torace, a causa della pressoché completa assenza della parte sinistra del muscolo diaframma). Per tenere sotto controllo le funzioni vitali è stato necessario l’impiego di un sistema di ventilazione polmonare che non consentiva il trasferimento della neonata dalla Terapia intensiva alle sale operatorie della chirurgia pediatrica.
“Abbiamo così deciso – conclude Casolari – di eseguire l’intervento direttamente in culla, allestendo una sala operatoria ad hoc all’interno del box nella quale la neonata era ricoverata. L’equipe del Maggiore ha così proceduto all’intervento con il riposizionamento in addome dei visceri risaliti in torace e la completa sostituzione dell’emidiaframma sinistro congenitamente assente con materiale protesico”.
Ora, dopo i costanti miglioramenti del lungo decorso post-operatorio, la bimba ha ripreso a respirare da sola. Regolari l’alimentazione e la crescita.
“I controlli clinici e strumentali recenti – dichiara Scarpa – hanno tutti dato risultati positivi, il difetto congenito è ormai corretto e genitori e bambina conducono una vita del tutto normale”.