Risarcimento in arrivo per un cittadino di Torino di Sangro, L.A., a seguito di un incidente provocato da un cinghiale. Nel dicembre 2011 sua moglie, alla guida di un’Alfa Romeo, mentre percorreva contrata Piana di Sangro, a Torino di Sangro, si vide tagliare la strada da un grosso ungulato. L’impatto fu inevitabile, fortunatamente per la donna non ci furono conseguenze fisiche ma la vettura rimaste danneggiata.
Lo scontro fu accertato dai carabinieri e dal veterinario della Asl, intervenuti sul posto, e così iniziò la causa, per ottenere il risarcimento del danno ricevuto. Nel 2017 il giudice di pace di Casalbordino diede ragione all’automobilista, assistito dall’avvocato Giovanni Di Santo, condannando la Regione al pagamento delle spese per la riparazione della vettura. La Regione ha presentato però ricorso, sostenendo che l’incidente era avvenuto su una strada provinciale e quindi non vi era diritto alla richiesta di risarcimento. Il giudice Monica Croci, del tribunale dell’Aquila, ha però rigettato l’appello confermando il risarcimento di circa 3mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali.
[ads_dx]Le province abruzzesi, secondo la sentenza, non hanno la piena autonomia decisionale per prevenire e limitare i danni derivanti da fauna selvatica. Inoltre, nelle risorse trasferite dalla Regione alle province, non sono compresi quelli per i danni arrecati “arrecati a cose o persone circolanti su strade”. Per il giudice aquilano “la sovrabbondanza di fauna selvatica nella zona” e il numero elevato di incidenti stradali nella stessa zona causati da fauna selvatica “nonché l’insussistenza, all’epoca dei fatti, di attività di caccia si selezione volta a contenerne il numero, attesta la negligenza della Regione nello svolgimento dei propri compiti di controllo”.
Sentenza positiva ad una automobilista è anche quella del giudice di pace di Lanciano che, nei giorni scorsi, ha accolto la richiesta di risarcimento presentata dall’avvocato Alessandra D’Aurizio per conto di F.B., di Casalbordino. L’auto guidata dalla donna, nell’aprile 2018, si scontrò con un capriolo sbucato improvvisamente da bordo strada nel territorio di Torino di Sangro. Dai rilievi dei carabinieri e dalle testimonianze raccolte emerse che, poche ore prima, un analogo incidente si era verificato proprio in quel punto. Il giudice Miriam Avagnano ha quindi accolto la richiesta di risarcimento per oltre 2mila euro rilevando come, nella zona siano frequenti gli incidenti provocati da animali selvatici che ormai proliferano incontrollati.