Cinquemila tir al giorno escono dall’A14 e ingolfano la statale 16 in Abruzzo. Tonnellate e tonnellate di carico fanno a pezzi l’asfalto. I tombini cedono e le condotte idriche scoppiano. Il viadotto Cerrano, sequestrato da dicembre e chiuso al traffico pesante, è causa di smog e dissesto stradale. Autostrade per l’Italia promette di riparare la Statale: “Vogliamo supportare i Comuni di Silvi e Città Sant’Angelo nelle attività di riqualifica e pavimentazione delle tratte di loro competenza della strada statale 16. Le attività potranno essere svolte non appena il traffico pesante potrà transitare nuovamente sul viadotto Cerrano”: Marco Perna, direttore del Tronco autostradale di Pescara, getta acqua sul fuoco delle proteste, da quelle degli automobilisti, imbottigliati nelle code lunghe fino a 16 chilometri prima e dopo le feste natalizie, a quelle dei sindaci per smog e rumori insopportabili che invadono i centri abitati. “Negli scorsi giorni i nostri tecnici, insieme a quelli delle due amministrazioni comunali, hanno effettuato i primi sopralluoghi congiunti. Grazie alla società Pavimental, che fa parte del nostro stesso Gruppo, potremo attivarci in tempi rapidi, così come abbiamo già condiviso con i sindaci dei due Comuni, quando abbiamo fatto loro proposta”.
Intanto i giorni passano e il problema non riguarda solo residenti e automobilisti, ma anche gli autostrasportatori. Pochi giorni fa, la Cgil ha lanciato l’allarme: “I camionisti sono in ginocchio”, costretti a sopportare incolonnamenti e tempi di percorrenza dilatati.
Dal vertice di Pescara è emerso che bisogna aspettare la relazione degli esperti dell’Università della Sapienza di Roma per capire se il ponte è solido e quali interventi sono necessari. Per il presidente della Regione, Marco Marsilio, il problema non è locale, ma “è un’emergenza nazionale”.
“Io – afferma il senatore Luciano D’Alfonso – sono nella condizione di poter dire che l’autorità giudiziaria, in una sede istituzionale, è disposta ad interloquire con le Prefetture, col presidente della Regione e con coloro i quali hanno una veste istituzionale. Il soggetto gestore, cioè Autostrade per l’Italia, deve produrre un ‘fatto nuovo’, nel rispetto dei ruoli e delle competenze dell’autorità giudiziaria, anche concordatamente con l’autorità giudiziaria.
Ad oggi è inibito per un certo numero di carichi un certo numero di opere d’arte dell’infrastruttura autostradale. Per fare in modo che questa inibizione si rimpicciolisca e conosca una gradazione va prodotto un fatto nuovo, concordatamente e se diciamo concordatamente è perché è possibile”, dice l’ex presidente della Regione, ricordando che “la riunione è stata convocata per due questioni: la gestione dell’emergenza, su cui tutti hanno risposto collaborativamente, e la seconda su come rimuovere l’emergenza”.