Se il presidente del Consiglio comunale di Vasto, Mauro Del Piano, non convoca la seduta straordinaria chiesta dall’opposizione, lo faccia il prefetto, visto che il termine di 20 giorni è scaduto.
E’ la richiesta che cinque consiglieri comunali hanno messo nero su bianco e inviato alla Prefettura di Chieti il 21 gennaio, dopo che “già dal lontano 27 dicembre 2019 abbiamo chiesto la convocazione per affrontare subito problematiche serie e di sicurezza, come l’abbandono della pista ciclabile Lebba, le manutenzioni, la viabilità, il regolamento edilizio tipo”, scrivono Alessandro d’Elisa, Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Edmondo Laudazi e Guido Giangiacomo nella lettera, indirizzata anche al procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio, al difensore civico regionale, Fabrizio Di Carlo, al sindaco, Francesco Menna, al presidente del Consiglio comunale e alla segretaria comunale, Anna Lucia Mascioletti.
I firmatati accusano Del Piano di aver violato il Testo unico, le norme statutarie e regolamentari perché “non ha provveduto a convocare nemmeno la conferenza dei capigruppo”, ossia la riunione in cui i rappresentanti delle forze politiche decidono data e ordine del giorno.
D’Elisa, Giangiacomo, Laudazi, Suriani e Prospero diffidano Del Piano “a convocare immediatamente il Consiglio comunale, essendo stato superato il termine previsto dalla legge” e Mascioletti, “anche nella sua qualità di responsabile della trasparenza e anticorruzione, a porre in essere i provvedimenti di propria competenza”, fino a inoltrare la diffida “all’Anac e alle altre autorità”.
Del Piano non replica. Dal municipio filtra la posizione di amministrazione e maggioranza: il termine non è perentorio, la pista ciclabile di Lebba è chiusa da tempo, quindi non c’è alcuna emergenza sicurezza, se ne può discutere in una seduta ordinaria. Al prefetto, Giacomo Barbato, l’ultima parola.