Da una parte la città assetata, dall’altra l’acqua che scorre e scava nel sottosuolo. Una nuova buca è comparsa a ridosso di via Porta Palazzo. All’apparenza piccola (la fessura in superficie non è molto grande), in realtà, cela un preoccupante vuoto sotto la sede stradale.
Ieri mattina, c’è stato un primo sopralluogo dei tecnici comunali e, come nel recente caso della loggia Amblingh, la causa è da ricondurre a una probabile perdita; nella giornata di oggi se ne saprà di più e si valuteranno eventuali provvedimenti da adottare.
Il caso da ieri mattina è monitorato dagli uffici dei Servizi manutentivi e dei Lavori pubblici. Il vicesindaco Giuseppe Forte, con delega a quest’ultimo settore, dice a zonalocale.it: “Potrebbe trattarsi della rete fognante, ma più in generale il problema è il solito: sotto Vasto c’è un fiume in piena che scorre. Basti pensare che in alcune abitazioni del centro storico ci sono dei pozzi dai quali ogni giorno vengono estratti 4-5 quintali d’acqua. Il problema grave è che non sappiamo dove va a finire quell’acqua. Lo abbiamo segnalato ripetutamente al Genio civile, inutilmente. È una criticità che va avanti da secoli, ma nessuno risolve anche perché ci sarebbe bisogno di tanti soldi per opere di captazione dell’acqua“.
[ant_dx]Il caso di solo due settimane fa (buca creata da una fogna rotta, LEGGI) nella pavimentazione della gradinata che conduce alla cappella della Madonna della Catena non sarebbe grave; la Sasi, l’ente che gestisce il servizio idrico integrato, ha dato mandato per la sistemazione della buca.
Certo è che le periodiche voragini stanno lì a suonare il campanello d’allarme, d’altronde come ricorda anche Forte “la grande frana di Vasto del 1956 è avvenuta proprio per l’acqua”.
Quello vastese è insomma un paradosso: città ricca d’acqua nel sottosuolo che causa problemi di dissesto, ma allo stesso tempo assetata a causa di reti idriche colabrodo che perdono anche il 70% della risorsa in arrivo dall’acquedotto del Verde. Dopo i forti disagi di Natale, con l’appello di Italia Nostra [LEGGI], è tornata in auge la proposta di recupero dell’acqua che ancora scorre nell’antico acquedotto delle Luci. Il consigliere de Il Nuovo Faro, Edmondo Laudazi, l’ha rilanciata presentando una mozione affinché si stanzino subito 20mila euro per le indagini necessarie e il progetto [LEGGI].