Il rimpasto non si fa. Almeno per ora. Se nella conferenza di fine anno aveva aperto a una possibile “ridistribuzione delle deleghe, ma la Giunta non si tocca”, ora Francesco Menna dice chiaramente che non vuole una nuova girandola di assessorati dopo quelle del 2017 e di due anni fa: “Attualmente – chiarisce il sindaco di Vasto – non c’è questa esigenza, ma, ammesso che vi fosse, dovrebbe essere funzionale a due questioni: gli obiettivi da perseguire e portare a termine e la stabilità amministrativa che dia serenità ai cittadini”. Il mandato deve concludersi senza scossoni per il sindaco, che prima a Timeout, poi nel briefing due settimane fa coi giornalisti, si è detto disponibile a ricandidarsi, se la coalizione di centrosinistra lo vorrà.
Intanto gli assessori rimangono gli stessi e Italia Viva resta fuori dalla Giunta. Da quando è nato, a settembre dello scorso anno, il partito di Renzi è entrato subito in Consiglio comunale. Lo ha fatto col cambio di casacca di Nicola Tiberio, transitato dal Pd alla creatura politica dell’ex premier. Avendo un rappresentante nell’Aula Vennitti, i renziani potrebbero chiedere un posto in Giunta invocando la parità di trattamento rispetto alle altre forze politiche della maggioranza, tutte rappresentate nella squadra amministrativa del centrosinistra.
L’unico cambio possibile è quello alla presidenza del Consiglio comunale: la staffetta tra l’attuale presidente, Mauro Del Piano, e il suo collega di gruppo, Elio Baccalà, è un’ipotesi che circola da settimane. Zonalocale li ha contattati, nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni. “Il discorso sulla presidenza del Consiglio è frutto del ragionamento interno alla maggioranza e degli equilibri tra i partiti”, mette le mani avanti Menna. “Il sindaco non può decidere il presidente del Consislio. Se in futuro ci sarà avvicendamento, come è possibile che ci sia, sarà rimesso all’organo consiliare”.
Approfittando delle indiscrezioni dei giorni scorsi, il centrodestra ha lanciato una bordata: “Un’amministrazione comunale lacerata da invidie, appetiti ed incomprensioni non riesce a trovare la quadra sulla soluzione alla grave crisi politica ed amministrativa che attanaglia la maggioranza vastese. Il sindaco Menna, balbettante ed incerto, prova a mediare una situazione divenuta insostenibile per tutti i cittadini, quotidianamente alle prese con un decadimento esponenziale di tutti i servizi offerti”, hanno polemizzato Vincenzo Suriani (FdI), Francesco Prospero (FdI), Guido Giangiacomo (FI), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Alessandro d’Elisa (gruppo misto).
Menna rifiuta questa ricostruzione dei fatti: “La Giunta e la ripartizione delle deleghe spettano al sindaco e sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi: apertura dell’isola ecologica, nuovo canile municipale, definitiva ristrutturazione del Tribunale, ristrutturazione del pontile, apertura della nuova biblioteca comunale, ampliamento del cimitero e nuovi asfalti. A Vasto – tiene a ricordare – di recente è arrivata qualifica di Città del benessere. Risultati che stiamo raggiungendo senza avere grandi risorse”. Traduzione: la Giunta, per Francesco Menna, va bene così com’è.