“Devo comprare un vassoio di dolci per fare un regalo ad Angela Pennetta”. Ha esordito così. Poi ha tirato fuori la tessera magnetica del reddito di cittadinanza. Non c’era nemmeno un centesimo. “Pago domani, vi lascio anche il numero di telefono”. Ma a quel numero oggi non rispondeva nessuno: irraggiungibile.
Una donna giovane, mora, dall’accento leggermente campano. I titolari di un panificio di Vasto descrivono la persona che è entrata nel loro negozio e li ha raggirati facendo leva sul nome della nota professionista vastese.
“Attenzione, mi hanno appena chiamato dicendo che c’è una signora che sta facendo il giro dei negozi chiedendo di poter passare più tardi a pagare e che la spesa è per me”, scrive l’avvocato Pennetta sul suo profilo Facebook per mettere in guardia i commercianti. Poi sottolinea: “Come sanno quelli che mi conoscono, la spesa me la faccio da sola e pago subito”.
Non solo il panificio. Anche un secondo negozio, stavolta di alimentari, ha ricevuto la visita di una giovane, con molta probabilità la stessa. Medesimo il copione: carta vuota e niente pagamento. Due volte ha preso quello che voleva senza mai mettere mano al portafoglio.