Segno più nel traffico di merci al porto di Vasto, ma attesa per interventi che potrebbero incrementare ulteriormente l’attività. A fare il bilancio del 2019 conclusosi da poco è l’Agenzia Marittima Vastese.
“Nel 2019 – spiega l’AgeMaV – le navi che hanno fatto rotta sullo scalo marittimo sono aumentate dell’11%, rispetto l’anno precedente, così come le merci secche e alla rinfusa hanno fatto registrare un incremento del 10%. Unico dato, in flessione, si è registrato per i prodotti liquidi. In forte aumento il traffico legato ai furgoni, con un più 48%, e alle torri eoliche che sono, addirittura, quintuplicate. Da Vasto le navi fanno poi rotta, nella maggior parte dei casi, verso America, Grecia , Francia, Germania e Italia”.
Sul tavolo restano però gli interventi da sbloccare previsti dal piano regolatore portuale: la realizzazione di piazzali e aree attrezzate e il collegamento con la rete ferroviaria. A questi vanno aggiunte le operazioni di dragaggio dei fondali.
[ant_dx]”Con il completamente di alcuni lavori – continua l’agenzia – il porto vanterebbe pescaggi fino a 12 metri, una caratteristica che pochissime strutture, che si affacciano sul mare Adriatico, possono vantare. Si attendono i passaggi tecnici per sbloccare le pratiche burocratiche e, al tempo stesso, reperire le risorse finanziarie necessarie. Alla crescita del porto è legato anche lo sviluppo turistico con il transito passeggeri. Uno scalo marittimo, con determinate caratteristiche, può sostenere, in termini competitivi, le aziende del territorio, sempre più messe alla prova rispetto la logica della globalizzazione e del recupero dei costi”.
“Gli operatori – conclude l’Agenzia Marittima Vastese – guardano al 2020 con grande fiducia e auspicano un intervento regionale che, nel concreto, dia forza alla dotazione infrastrutturale. Tutelare il lavoro, porre le basi per nuove iniziative imprenditoriali, rilanciare i settori strategici dell’economia regionale, a partire dal turismo, passano attraverso il potenziamento del porto di Vasto che vive una sua centralità nel sistema logistico della nostra regione”.