Mentre a Vasto infuria la polemica su un’eventuale via Bettino Craxi proposta dalla Lega [LEGGI] che ha già incassato la netta contrarietà del Movimento 5 Stelle [LEGGI], a San Salvo sembra solo una questione di tempo. La città avrà una strada intitolata all’ex segretario del Psi morto da latitante ad Hammamet.
La proposta è arrivata dall’ex assessore Agostino Monteferrante (all’epoca Ds) ed è stata accolta favorevolmente dal sindaco Tiziana Magnacca che a Time Out ha confermato che a San Salvo ci sarà una via Craxi: “Su Craxi, come tutti gli altri, ci sono luci e ombre. A San Salvo ad esempio abbiamo piazza intitolata ad Arafat, non mi venite a raccontare che Arafat non ha fatto nulla di sbagliato nella sua vita, ma riconosco che è un personaggio al quale una piazza andava intitolata come altri presenti nella nostra zona industriale”.
[ant_dx]”Craxi – ha continuato il sindaco – è stato un uomo che ha governato con grande coraggio, ci ha insegnato il decisionismo che è necessario ancora di più in questi giorni e ha dimostrato che l’Italia può avere la schiena dritta, che l’Italia non ha nulla da invidiare a nessun altro e che ha segnato un periodo storico che ci piaccia o non ci piaccia in cui l’Italia ha saputo fare la politica estera, in cui ha saputo portare il Pil di questo paese a importanti traguardi”.
IL RINGRAZIAMENTO DEL PSI – Sulla questione è arrivato il ringraziamento del Psi di San Salvo a firma della coordinatrice Gabriella D’Angelo: “Come coordinatrice cittadina e consigliere nazionale voglio ringraziare l’ex assessore Agostino Monteferrante che si è fatto promotore e il sindaco Tiziana Magnacca per avere accolto favorevolmente la richiesta. Si tratta di un riconoscimento che la città dona a un uomo che definì San Salvo ‘una delle 100 città della piccola grande Italia’. L’occasione, concomitante con il 20esimo anno dalla morte di Bettino Craxi, segretario del Psi dal 1976 al 1993, deve riportarci alla memoria quanto egli ha dato all’Italia e agli italiani. Un uomo e un politico che ha sempre lottato per l’affermazione dei principi di democrazia, uguaglianza sociale e del riformismo, con lo sguardo rivolto alla vera politica estera. Le vicende che lo hanno coinvolto appartengono alla storia, ma la verità, abbandonato il sistema giustizialista degli anni Novanta, inizia a farsi strada“.