Mettevano la droga nel doppio fondo delle auto. Così eludevano i controlli delle forze dell’ordine e portavano a destinazione cocaina, eroina, marijuana e hashish provenienti da Albania, Germania e Paesi Bassi. Questo, secondo i magistrati della Dda di Bari e i poliziotti del capoluogo pugliese e di Trani, era il trucco architettato dai componenti di due presunte organizzazioni criminali per far arrivare gli ingenti quantitativi di stupefacenti che partivano dall’altra sponda dell’Adriatico e dal Nord Europa ed erano destinati alla Puglia, ma anche a Pescara e San Salvo. Ventidue gli arrestati.
Arresti anche in Abruzzo – Sono di San Salvo due degli arrestati nel maxi blitz contro il traffico internazionale di stupefacenti scattato nelle prime ore di oggi in cinque Paesi europei. Ventidue le persone coinvolte nell’indagine condotta dalla polizia di Bari e Trani sotto il coordinamento della Dda pugliese. I poliziotti della Questura di Chieti e del Commissariato di Vasto, in esecuzione degli ordini di custodia cautelare emessi dal gip del Tribunale di Bari, hanno tratto in arresto Denis Bimi, 29 anni, e Besmir Sylja, 25, residenti a San Salvo. Sono coinvolti anche in una precedente inchiesta: l’operazione Evelyn, 57 indagati, scattata in Abruzzo, Molise e Puglia il 30 novembre del 2018. Nei loro confronti, l’accusa di associazione a delinquere e traffico internazionale di stupefacenti riguarda fatti del 2016. Il gip del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, li interrogherà per rogatoria domani alle 10,30. Sono difesi dagli avvocati Antonino Cerella, Marisa Berarducci e Antonio Valentini.
Sono accusati a vario titolo di traffico internazionale di stupefacenti e armi i presunti esponenti di due organizzazioni criminali, una trasnazionale italo-albanese, l’altra operante tra Cerignola e Andria. Le indagini sono partite da un omicidio avvenuto nel gennaio del 2015, quando Francesco Ferrante fu ucciso con un colpo di fucile alla testa mentre chiudeva il suo circolo ricreativo a Trani.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la droga arrivava da Albania, Germania e Olanda tramite corrieri che nascondevano cocaina ed eroina nei doppi fondi creati nelle loro vetture per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
La prima notizia – Un traffico internazionale di droga in cinque Paesi europei. Sono convinti di averlo scoperto i magistrati della Direzione distretturale antimafia di Bari, gli agenti della squadra mobile del capoluogo pugliese e i loro colleghi del Commissariato e della squadra mobile di Trani al termine dell’inchiesta da cui, nelle prime ore di oggi, sono scaturiti i blitz scattati in quattro regioni italiane e all’estero.
Le indagini si sono concentrate sul vertice di una presunta associazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti in Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Germania e Albania. Arresti e perquisizioni dalle prime ore di stamani in tutti e cinque i Paesi. In Italia l’organizzazione era ramificata in Puglia, Abruzzo, Molise e Campania.
In corso a Bari la conferenza stampa in cui vengono resi noti i particolari dell’operazione.
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