“L’unica strada percorribile per evitare ulteriori oneri ai cittadini è quella di contestare al Civeta l’aumento dei costi”. Lo chiede il Movimento 5 Stelle di Vasto al sindaco, Francesco Menna, dopo “lo stanziamento di 120.000 euro a favore del Civeta, reso necessario, a suo parere, da non meglio identificati extra costi subiti dal Consorzio a causa del sequestro della terza vasca”, scrivono in una nota i pentastellati, che ricordano le norme vigenti: “La legge 147 del 2013 stabilisce che i costi della gestione dei rifiuti devono essere coperti al 100% dalla tassa Tari” e il regolamento Iuc del Comune di Vasto destina le tariffe della Tari allo stesso scopo, “la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi ai servizi di igiene ambientale”.
Di conseguenza “non è nei poteri del sindaco, né del Consiglio comunale, coprire i costi di gestione dei rifiuti attingendo da altre fonti di bilancio quali, in questo caso, manutenzione, lotta al randagismo, attività culturali”, quindi “se ci sono extra costi non previsti e non recuperabili da altre voci del Piano finanziario dei rifiuti, non resta che aumentare la Tari. Il sindaco quindi la smetta di proporsi impropriamente come il virtuoso amministratore e benefattore della città”, polemizzano i Cinque Stelle. Menna, “invece di arrogarsi poteri che non gli competono, eserciti le funzioni conferitegli dalla legge a reale difesa dei cittadini”.
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