Il concorso indetto dal Comune di Vasto per assumere 15 vigili è irregolare, secondo i consiglieri comunali Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Alessandro d’Elisa.
Per i rappresentanti di FdI, Forza Italia, lista civica Il Nuovo Faro e gruppo misto, la selezione sarebbe viziata da “gravi irregolarità formali e sostanziali, che rischiano di portare all’annullamento dell’intero concorso”.
Sono 340 le domande pervenute in municipio. Il numero definitivo è stato ufficializzato lo scorso 3 gennaio, durante la conferenza di inizio anno del sindaco Menna, dal dirigente del Personale, Vincenzo Toma. Secondo i cinque consiglieri d’opposizione, “questo concorso è nato malissimo e prosegue peggio”. Definiscono “scellerata” la scelta “di affidare la raccolta delle domande e la fase di preselezione a una ditta esterna di Campobasso, senza avere idea del numero di domande che sarebbero giunte: se ne aspettavano migliaia, ne sono arrivate meno di 350”.
Suriani, Prospero, Giangiacomo, Laudazi e d’Elisa puntano il dito contro l’amministrazione Menna, che avrebbe percorso “tutte le strade per restringere la partecipazione e ridurre i concorrenti. Adesso siamo di fronte ad altri goffi tentativi di restringere anche la trasparenza del concorso”. L’allusione è alla richiesta di accesso agli atti che hanno presentato “per avere l’elenco dei partecipanti”, ma “il dirigente Vincenzo Toma ha affermato che questi elenchi non sono in possesso del Comune”. Nelle scorse settimane il Csa, sindacato autonomo dei vigili, aveva chiesto al Comune di depennare dal bando il requisito della patente A, perché lo riteneva discriminatorio ai danni dei più giovani aspiranti a un posto da agente municipale. Il Csa, per sostenere la propria tesi, aveva citato il precedente di Sulmona, dove la patente A, inizialmente richiesta, era stata eliminata dai requisiti di accesso alla selezione. I rappresentanti di FdI, FI, Il Nuovo Faro e gruppo misto attaccano: “Non si tratta solo di un concorso perpochi intimi, se pensiamo che a Sulmona si sono iscritti 552 candidati per 7 posti, con un rapporto di circa 80 candidati per posto, e da noi 340 per 15 posti, con un rapporto di uno a 23”. Dopo l’abolizione delle preselezioni, “previste dal bando, decisione presa nelle segrete stanze e comunicata a mezzo stampa”, “diffidiamo sin da ora Menna, Toma e Marcello affinché forniscano ai consiglieri la documentazione richiesta e gestiscano il concorso in maniera chiara e strasparente”.
I cinque alleati preannunciano un infuocato dibattito in Consiglio comunale. Come al solito.