Che lì una volta ci fosse un depuratore non lo sanno molte persone. Del resto, quello che si vede oggi è un groviglio di rovi.
È abbandonata da decenni la struttura che si trova sul muraglione retrostante l’estremo tratto settentrionale di lungomare Cordella, a nord del Monumento alla Bagnante. Una giungla intricata e inaccessibile che nessuno, ormai da anni, si è curato di far bonificare. E pensare che, una decina d’anni fa, fu ipotizzato di recuperare il caseggiato e il piazzale antistante per farne un’area spettacoli. A lanciare l’idea fu l’allora assessore ai Lavori pubblici della Giunta Lapenna, Corrado Sabatini, che la ripropose nel 2012 da consigliere comunale [LEGGI]. Una proposta che cadde nel vuoto. L’area andrebbe almeno pulita.
Più in generale, degrado e sporcizia circondano la passerella protesa sul mare. Quel tratto di lungomare, prospiciente lo scoglio su cui, dal 1979, la statua della Bagnante vigila sulla spiaggia, è stato rimesso a nuovo nel 2015 [LEGGI], eppure chi in quella zona va spesso a passeggiare o a correre fa notare che già si vedono crepe e irregolarità del terreno. Il timore è che si stiano formando nuove infiltrazioni d’acqua analoghe a quelle che, tra il 2011 e il 2013, provocarono crolli e consequenti chiusure.