Serve “operare con urgenza”, per “rimuovere i dubbi interpretativi” dei progettisti del settore edilizia e degli uffici comunali che devono rilasciare le autorizzazioni, modificando il Regolamento Edilizio Tipo di Vasto. A chiederlo è il consigliere comunale Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), sollevando un problema avvertito dai tecnici vastesi che “operano nel settore della edilizia e delle costruzioni”.
Laudazi ricorda che “con Delibera del Consiglio Comunale n. 71 del 29.07.2019 veniva adottato anche a Vasto il Regolamento Edilizio Tipo elaborato secondo lo schema tipo, approvato dalla Conferenza Unificata Stato Regioni del 20.10.2016, di cui all’art.4 , comma 1-sexies del DPR n. 380/2001 e la relativa Delibera di Giunta Regionale d’Abruzzo n. 850 del 28/12/2017 che ha disposto il recepimento della citata intesa. Il Consiglio, in sede di approvazione, a larghissima maggioranza, evidenziava il concetto che il recepimento dei parametri e delle definizioni uniformi introdotte con l’innovativo Regolamento Edilizio Tipo, non avrebbe comportato la modifica delle previsioni dimensionali degli strumenti comunali di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti alla data della sua entrata in vigore, in quanto questi ultimi – in caso di possibile contrasto – avrebbero dovuto ritenersi prevalenti, fino alla approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale, della sua revisione o di eventuali varianti.
La stesura ortosintattica del richiamato atto deliberativo del Consiglio Comunale di Vasto n. 71/2019 non ha, purtroppo, fissato con limpida precisione tale orientamento e, al contrario, la modalità applicativa degli uffici comunali vastesi, non pare aver adeguatamente raccolto gli esplicitati indirizzi e gli orientamenti del Consiglio Comunale, per il varo delle procedure da adottare per l’esame delle pratiche edilizie e per la gestione del periodo transitorio intercorrente dalla data di approvazione del nuovo RET fino alla approvazione di una apposita variante al vigente Piano Regolatore Generale del nostro comune.
A nulla è servito nemmeno il successivo intervento della Regione Abruzzo che, con propria legge n. 25 del del 23.08.2019, ha confermato la logica degli orientamenti preconizzati dalla richiamata delibera C.C. n. 71/2019 , precisando le disposizioni a cui occorre – appunto- fare riferimento per la applicazione del nuovo RET, il quale deve entrare in vigore solo al momento del varo di un nuovo PRG e che ,allo stato, non è applicabile ( salvo che per le definizioni uniformi) sulle previsioni vigenti e sull’edilizia già costruita”.
Secondo Laudazi “occorre rimuovere ogni confusione , confermando gli indirizzi dell’intero Consiglio. Per questo motivo si rende necessario operare con urgenza, a chiarimento confirmatorio delle determinazioni assunte, anche per rimuovere l’imbarazzo sia dei tecnici progettisti nella predisposizione delle pratiche edilizie, sia degli uffici istruttori del Comune di Vasto, per il relativo esame e la conseguente definizione amministrativa delle procedure.
Rimuovere tali dubbi interpretativi, lamentati con forza dalla utenza, potrà consentire una maggiore efficienza degli uffici tecnici comunali nell’esame delle pratiche edilizie, risolvendo uno dei tanti problemi amministrativi e tecnici, che ostacolano il migliore andamento della economia e la efficienza dei servizi per la edilizia della nostra Città”.